Assegno di inclusione di marzo 2025: date di pagamento, importi aggiornati e novità sui requisiti ISEE
Manca poco all’accredito dell’assegno di inclusione di marzo 2025, un sostegno economico fondamentale per molte famiglie italiane. Il pagamento segue il consueto calendario INPS, con due date di erogazione distinte: il 15 marzo per chi ha firmato il patto di attivazione digitale nel mese di febbraio e riceve il sussidio per la prima volta, e il 27 marzo per chi ha già ottenuto almeno una mensilità e continua a rispettare i requisiti previsti.

L’assegno di inclusione rappresenta un aiuto concreto per nuclei familiari con minori, persone disabili, over 60 o in condizioni di svantaggio economico. A partire dal 2025, la Legge di Bilancio ha introdotto alcune novità che hanno modificato i parametri economici per accedere al beneficio. Il limite ISEE è stato innalzato a 10.140 euro, mentre quello relativo al reddito familiare è ora pari a 6.500 euro.
Questo adeguamento ha portato anche a un aumento dell’importo massimo ottenibile, che ora arriva fino a 6.500 euro annui, calcolati in base alla scala di equivalenza. A questi si può aggiungere un contributo per l’affitto fino a un massimo di 303 euro al mese, un aumento rispetto ai 280 euro previsti nel 2024. Per le famiglie interamente composte da persone con almeno 67 anni o con familiari disabili o non autosufficienti, il sostegno può raggiungere gli 8.190 euro annui. L’assegno di inclusione sarà quindi più alto per molte famiglie rispetto all’anno precedente, garantendo un supporto adeguato alle nuove soglie di reddito.
Come vedere i pagamenti ADI INPS?
Come avveniva per il reddito di cittadinanza, il pagamento dell’assegno di inclusione di marzo 2025 avverrà tramite la Carta di Inclusione, uno strumento simile a una normale carta di debito ma con alcune restrizioni sugli acquisti. Non è possibile, ad esempio, utilizzarla per il gioco d’azzardo o per determinati acquisti online.

Il saldo della carta può essere verificato in vari modi: presso gli sportelli ATM Postamat, direttamente agli sportelli di Poste Italiane oppure tramite i numeri di assistenza telefonica dedicati. Un aspetto importante da ricordare è che la domanda per l’assegno di inclusione non include in automatico l’erogazione dell’assegno unico per i figli a carico, come avveniva con il reddito di cittadinanza.
Chi ha diritto a questa prestazione deve quindi presentare una domanda separata all’INPS per ottenere il contributo spettante. Con l’accredito ormai imminente, i beneficiari possono prepararsi a ricevere il pagamento sulla propria carta, tenendo conto delle nuove soglie ISEE e degli importi aggiornati. L’assegno di inclusione si conferma una misura di sostegno essenziale, con importi adeguati alle esigenze delle famiglie italiane che rientrano nei parametri stabiliti dalla normativa.