Quando vi trovate in una stazione per prendere un treno, vi siete mai chiesti perché ci sono i “sassi” tra i binari?
Chiunque abbia trascorso del tempo in una stazione ferroviaria si sarà sicuramente chiesto almeno una volta il motivo della presenza di pietre e ciottoli tra i binari. Questi elementi, che a prima vista possono sembrare casuali o puramente estetici, svolgono in realtà un ruolo cruciale nella costruzione e nel mantenimento dell’infrastruttura ferroviaria. Conosciuti con il termine tecnico di “massicciata” o, in inglese, “ballast“, questi sassi non sono stati scelti a caso ma rispondono a precise esigenze ingegneristiche.
Comprendere l’utilità degli elementi che compongono l’infrastruttura ferroviaria come la massicciata ci permette di apprezzare ancora di più l’ingegnosità umana nel progettare sistemi complessi ed efficienti come quello dei trasporti su rotaia.
La massicciata ha lo scopo principale di fornire un solido piano d’appoggio per i binari. La sua composizione è generalmente costituita da pietrisco posato sulla superficie del terreno, ad un’altezza che varia dai 25 ai 35 centimetri. La forma trapezoidale della massicciata e l’inclinazione ai lati sono studiate appositamente per mantenere inalterata la sua struttura al passaggio dei treni.
Una delle funzioni più importanti della massicciata è quella di assorbire le vibrazioni generate dal movimento dei treni. Senza questa caratteristica, le sollecitazioni esercitate sulle rotaie sarebbero tali da causare danneggiamenti strutturali nel tempo e ridurrebbe notevolmente il comfort dei passeggeri durante il viaggio. Grazie alla presenza del pietrisco sotto i binari, il carico del treno viene distribuito uniformemente, permettendo così una guida più fluida e silenziosa.
Inoltre, la massicciata gioca un ruolo fondamentale nell’adattamento dei binari al terreno su cui sono posati. Questo aspetto è particolarmente rilevante in corrispondenza di curve o dislivelli dove è necessario che i binari seguano fedelmente l’andamento del terreno senza subire deformazioni.
Non tutti i sassi sono adatti a diventare parte della massicciata. Le pietre utilizzate devono soddisfare specifiche caratteristiche geometriche e fisiche: devono avere dimensione compresa tra i 3 e 5 centimetri ed essere dotate di una resistenza adeguata. I materiali preferiti provengono da rocce sedimentarie o vulcaniche grazie alla loro forma spigolosa che facilita l’incastro tra le pietre stesse e consente un efficace drenaggio delle acque piovane.
Un altro aspetto importante riguarda la capacità della massicciata di contrastare la dilatazione termica delle rotaie durante le stagioni calde. Senza questo intervento preventivo, l’integrità dell’infrastruttura ferroviaria potrebbe essere compromessa con conseguenze sulla sicurezza dei viaggiatori.
Con il passare degli anni e il continuo transito dei treni, anche le robuste pietre della massicciata subiscono un inevitabile deterioramento che richiede interventi periodici di manutenzione. In media ogni trent’anni circa si rende necessaria la sostituzione delle pietre ormai consumate per garantire sempre la migliore efficienza possibile dell’infrastruttura ferroviaria.