Il cielo di oggi mercoledì 12 febbraio, si prepara ad accogliere un ospite luminoso e affascinante: la Luna della Neve.
Questo evento celeste, che segna la seconda Luna piena dell’anno, promette di incantare osservatori e appassionati di astronomia in tutto il mondo oggi 12 febbraio, raggiungendo il suo apice alle ore 13.53. Nonostante l’orario preciso del picco, il fenomeno sarà ammirabile con grande chiarezza anche nelle notti che precedono e seguono questa data.
La particolarità di questo evento non risiede solo nella sua bellezza intrinseca ma anche nella posizione che la Luna assumerà nel firmamento: durante la sua fase piena, infatti, si troverà all’interno della costellazione del Leone. Questa collocazione è tipica del periodo ma può variare negli anni a venire; ad esempio, nel 2026 sarà nel Cancro e nel Sestante nel 2029. Un altro aspetto affascinante legato al ciclo lunare è rappresentato dalla cosiddetta “Luna Nera“, un fenomeno che avviene ogni 19 anni quando nessuna Luna piena illumina i cieli di febbraio – il prossimo si verificherà nel 2037.
Ma perché viene chiamata “Luna della Neve“? La risposta affonda le radici nelle tradizioni dei nativi americani e nelle condizioni climatiche tipiche di questo mese. I Dakota furono tra le prime tribù a nominarla così per le abbondanti nevicate che caratterizzano febbraio; altre tribù avevano nomi differenti come Luna del Procione o Luna della Fame – quest’ultimo riferito alla difficoltà di trovare cibo durante l’inverno.
Le origini di questi nomi furono documentate per la prima volta dal capitano Jonathan Carver nel XVIII secolo durante i suoi viaggi tra i popoli nativi dell’America del Nord. Anche in Europa esisteva una denominazione specifica per la Luna piena di febbraio: gli antichi Celti la chiamavano “Luna del Ghiaccio“, un nome evocativo che sottolineava le rigide temperature invernali.
Dopo l’incanto della Luna della Neve, gli appassionati potranno rivolgere nuovamente lo sguardo al cielo per ammirare un altro spettacolo lunare: la “Luna del Verme“. Questo evento avrà luogo il prossimo 14 marzo alle ore 6.55 e vedrà il nostro satellite naturale brillare con dimensioni maggiorate e una suggestiva colorazione arancione.
Situata nella costellazione della Vergine, sarà visibile senza l’aiuto di strumentazioni particolari come telescopi o binocoli. Il nome “Luna del Verme” deriva dal processo naturale dello scongelamento primaverile quando i lombrichi ricominciano a emergere dal terreno ghiacciato segnando simbolicamente il ritorno alla vita dopo i mesi freddi.