L%26%238217%3Binquinamento+luminoso+mette+a+rischio+il+laboratorio+di+ricerca%2C+le+conseguenze+per+il+futuro
viagginewscom
/2025/01/13/linquinamento-luminoso-mette-a-rischio-il-laboratorio-di-ricerca-le-conseguenze-per-il-futuro/amp/
L%26%238217%3Binquinamento+luminoso+mette+a+rischio+il+laboratorio+di+ricerca%2C+le+conseguenze+per+il+futuro
viagginewscom
/2025/01/13/linquinamento-luminoso-mette-a-rischio-il-laboratorio-di-ricerca-le-conseguenze-per-il-futuro/amp/
News

L’inquinamento luminoso mette a rischio il laboratorio di ricerca, le conseguenze per il futuro

L’inquinamento luminoso causato da una costruzione mette a rischio il laboratorio di ricerca, le conseguenze per il futuro

Situato nel cuore del deserto di Atacama in Cile, a oltre 2600 metri di altitudine, l’Osservatorio del Paranal è un gioiello della ricerca astronomica mondiale. Gestito dall’European Southern Observatory (Eso), questo avamposto scientifico ha trascorso quasi 26 anni scrutando l’universo da una delle posizioni più privilegiate sulla Terra. La sua ubicazione, in una zona pressoché vergine rispetto all’inquinamento luminoso, gli ha permesso di contribuire con scoperte fondamentali per la comprensione dello spazio che ci circonda.

L’Osservatorio del Paranal – www.eso.org – viagginews.com

Tuttavia, questa enclave di scienza e meraviglia si trova ora di fronte a una minaccia potenzialmente devastante. Un ampio complesso industriale progettato alla fine del 2024 prevede la costruzione di impianti per la produzione di energia elettrica su una superficie che supera i 3mila ettari, situati a non più di 11 chilometri dall’osservatorio. Il progetto include anche lo sviluppo di strutture portuali che potrebbero alterare irrimediabilmente il paesaggio circostante.

Una minaccia per i cieli bui e limpidi del Cerro Paranal

La comunità scientifica internazionale ha espresso profonda preoccupazione per le possibili conseguenze dell’installazione industriale sulle attività dell’Osservatorio del Paranal. Il deserto di Atacama è riconosciuto come uno dei pochi laboratori naturali rimasti al mondo dove condurre ricerche astronomiche senza l’interferenza dell’inquinamento luminoso o atmosferico. Queste condizioni uniche hanno reso possibile realizzare studi pionieristici sull’universo, tra cui la prima immagine diretta di un esopianeta e importanti contributi alla conferma dell’accelerazione nell’espansione dell’Universo.

Uno studio pubblicato nel 2022 sui Monthly Notices of the Royal Astronomical Society da Fabio Falchi (Università di Santiago de Compostela e Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento Luminoso) evidenzia proprio l’importanza della qualità dei cieli sopra il Cerro Paranal. La presenza del complesso industriale non solo introdurrebbe inquinamento luminoso in quest’area finora preservata ma emetterebbe anche polveri nell’atmosfera durante i lavori edili, aumentando le turbolenze atmosferiche e compromettendo così le osservazioni astronomiche.

Veduta notturna dell’Osservatorio del Paranal (Crediti: Eso, Petr Horàlek) viagginews.com

Le implicazioni vanno ben oltre il disagio operativo: rappresentano un rischio reale per il futuro della ricerca astronomica in uno dei suoi siti più produttivi ed emblematici. Le scoperte fatte al Paranal hanno arricchito la nostra conoscenza dello spazio esterno, offrendoci persino uno sguardo sul buco nero super-massiccio al centro della nostra galassia – una ricerca che ha contribuito al Nobel per la Fisica assegnato nel 2020.

Di fronte a questa sfida critica, gli scienziati chiedono con urgenza una revisione approfondita del progetto industriale proposto. Sottolineano l’esigenza impellente di trovare alternative meno invasive o posizionamenti diversi che non compromettano l’integrità ambientale necessaria alle indagini cosmiche dal Cerro Paranal.

La posta in gioco è alta: salvaguardare uno degli ultimi angoli intatti della Terra dove il cielo notturno si rivela nella sua maestosa oscurità è essenziale non solo per gli astronomi ma per tutta l’umanità. In gioco c’è la possibilità stessa d’esplorare visivamente le profondità dello spazio dalla superficie terrestre – un patrimonio collettivo che richiede protezione immediata contro le incursioni industrializzanti sempre più pressanti.

Zarina Chiarenza

Romana, classe ’74. Laureata in lingue, certificata in CoachingbyValues. Mi piace scrivere e raccontare storie. Il mio più grande pregio: sono del segno della Vergine. Il mio più grande difetto: sono del segno della Vergine. Il mio motto: “Lascia sempre spazio per il dolce”.

Pubblicato da
Zarina Chiarenza