Meteo Editoriale: inizia il primo periodo gelido del 2025, tre giorni di crudo Inverno; parla Mattia Gussoni de ilmeteo.it
Dopo un anno caratterizzato da temperature record, che hanno reso il 2024 l’anno più caldo sia a livello europeo che globale, l’Italia si appresta a vivere un drastico cambio di scenario. Secondo le previsioni fornite da Mattia Gussoni, esperto meteorologo de iLMeteo.it, nei prossimi tre giorni il nostro Paese sarà investito da una ondata di freddo intenso.
Queste condizioni meteo estreme rappresentano un netto contrasto con le tendenze climatiche recentemente osservate. Come sottolineato dallo stesso Gussoni, è fondamentale distinguere tra clima e tempo atmosferico: mentre il primo si valuta su scale temporali decennali o addirittura secolari, le previsioni del tempo si concentrano su periodi molto più brevi. Pertanto, nonostante la generale tendenza al riscaldamento globale testimoniata dal nuovo record assoluto del 2024 (che ha superato anche l’anno precedente), episodi di freddo acuto come quello attuale sono ancora possibili e rientrano nella variabilità naturale del sistema climatico.
Ondata di freddo di gennaio
Il freddo che sta per abbattersi sull’Italia è parte di una più ampia ondata gelida che interesserà gran parte dell’Europa orientale, dalla Russia ai Balcani. Questa “sberla fredda” russa porterà nevicate abbondanti oltre Adriatico e farà sentire i suoi effetti anche nel nostro Paese.
Le dinamiche atmosferiche alla base di questo repentino calo delle temperature vedono lo scontro tra correnti umide e instabili provenienti dalla Francia e masse d’aria artica in discesa dal Bassopiano Sarmatico. Tale incontro genererà piogge diffuse in diverse regioni italiane a partire dalla Sardegna per poi estendersi verso il Centro e infine il Sud. Il maltempo sarà accompagnato da un significativo calo termico e forti venti settentrionali.
Da Domenica 12 si prevede un ulteriore abbassamento delle temperature fino a -10°C rispetto ai valori attuali. La quota neve scenderà fino al livello collinare con possibili fiocchi anche nelle alte pianure del Centro-Sud. Nevicate a bassa quota sul Medio Adriatico, rovesci intensivi al Sud con accumuli oltre i 400-500 metri d’altezza sono solo alcuni degli scenari previsti per questo weekend eccezionalmente rigido.
Lunedì la situazione non mostrerà miglioramenti significativi: persistono precipitazioni diffuse al Sud e sul Medio Adriatico con neve fino in pianura tra Abruzzo e Molise ed elevazioni intorno ai 300-400 metri nelle regioni meridionali. Si raccomanda prudenza per i fenomeni più intensivi che potrebbero causare disagio alla circolazione stradale.
Un graduale miglioramento delle condizioni meteorologiche è atteso solo a partire da Martedì ma non mancheranno residui fenomenali nevosi in collina al Sud accompagnati da ventoi forti e localizzate piogge persistent. Nonostante questa breve parentesi artica nel cuore dell’inverno europea sembra destinata ad essere seguita già dalla metà di Gennaio da un ritorno dell’anticiclone su gran parte del Vecchio Continente con temperature nuovamente sopra la media stagionale.