Molti laghi nascondono nei loro fondali una serie di oggetti e cimeli che si sono accumulati negli anni, in Italia c’è un vero tesoro
I laghi, con le loro acque calme e spesso misteriose, sono custodi silenziosi di storie dimenticate. Nel corso degli anni, questi specchi d’acqua hanno raccolto nei loro fondali una varietà sorprendente di oggetti e cimeli, trasformandosi in veri e propri archivi sommersi del passato. Questo fenomeno si verifica per diversi motivi: dall’inavvertita caduta di oggetti durante gite in barca alla deliberata immersione di articoli per nasconderli o semplicemente abbandonarli. Con il passare del tempo, questi reperti si accumulano, creando un affascinante collage storico che giace inesplorato sotto la superficie.
Questo tesoro sommerso ha suscitato l’interesse di appassionati subacquei che vedono nei laghi non solo una sfida sportiva ma anche una porta verso il passato. Armati di attrezzature subacquee e spinti dalla curiosità, immergersi nelle profondità lacustri diventa un’emozionante caccia al tesoro. Ogni oggetto recuperato racconta una storia: dalle semplici bottiglie d’epoca a resti più significativi come vecchie ancore o addirittura piccole imbarcazioni perdute nel tempo.
La ricerca subacquea nei laghi offre così l’opportunità unica di toccare con mano la storia locale e personale che altrimenti rimarrebbe nascosta. È un modo per connettersi fisicamente con il passato, sentendo il peso della storia attraverso gli oggetti ritrovati. Inoltre, questa pratica stimola la consapevolezza riguardo alla conservazione dei siti naturalistici e alla protezione dei beni culturali sommersi.
I fondali dei laghi, sia in Italia che all’estero, custodiscono tesori nascosti e oggetti di ogni tipo, lasciati dal tempo o accidentalmente perduti. Questi reperti possono variare enormemente, offrendo uno spaccato unico della storia e delle abitudini umane attraverso i secoli. Nei laghi italiani, ad esempio, è possibile trovare antiche reliquie risalenti all’epoca romana: monete d’argento e bronzo, gioielli e persino resti di imbarcazioni che testimoniano il fervore commerciale di quei tempi. Allo stesso modo, armature e armi medievali giacciono silenziose nei fondali lombardi o piemontesi, raccontando storie di battaglie dimenticate.
All’estero, la varietà degli oggetti ritrovati si amplia ulteriormente. Nei Grandi Laghi nordamericani sono state scoperte intere navi affondate nel corso dei secoli; alcune risalgono addirittura al XVIII secolo e conservano al loro interno mercanzie ancora intatte. In Scandinavia, i laghi gelidi nascondono perfettamente conservate imbarcazioni vichinghe che offrono preziosissime informazioni sulla navigazione e le tecniche costruttive dell’epoca.
Oltre ai reperti storici ed archeologici, i fondali lacustri sono un vero deposito di oggetti quotidiani: biciclette abbandonate che una volta solcavano le strade circostanti ora giacciono arrugginite sotto metri d’acqua; telefoni cellulari modernissimi che testimoniano una distrazione momentanea o una sfortunata caduta; fotocamere cariche di ricordi mai visti da occhi umani.
L’azienda ROV Subacquei, ha fatto una ricerca di tutti gli oggetti ritrovati durante le immersioni al Lago di Como, ed pubblicato le spettacolari immagini sui social. Sotto il lago più famoso d’Italia c’è un vero e proprio tesoro, e si trova di tutto: automobili, mezzi militari, minimoto Ducati, relitti di imbarcazioni, ordigni militari, una statua di Cristo, un vecchio telefono Telecom e un presepe, solo per citare le più famose.
Addirittura a Tremezzo, di fronte alla Chiesa di San Lorenzo, i fondali hanno rivelato una gondola di 10 metri, mentre di fronte al Moregallo, sulla sponda occidentale del Lario, si trova quello che è stato definito il “cimitero di auto”, con oltre 50 automobili tra cui Renault 4, Mini Innocenti e vecchie Fiat 500. C’è anche una barca a vela, il relitto di un cabinato, l’Araquana, e un camion del latte della Carnini.
Queste scoperte non solo arricchiscono la nostra conoscenza del passato ma pongono anche importantissime questioni ambientali riguardanti la conservazione dei nostri laghi. Ogni oggetto recuperato racconta una storia unica ed è un promemoria della necessità di proteggere questi preziosi ambienti acquatici per le generazioni future. La ricerca subacquea nei laghi continua a sorprenderci con nuove scoperte che ci collegano direttamente alla nostra storia collettiva e individuale in modi sempre nuovi ed emozionanti.