Un problema importante e delicato nell’epoca del web sono le recensioni false: cosa prevede il decreto del Mimit che mette uno stop
In un’epoca in cui la digitalizzazione ha trasformato radicalmente il modo in cui consumatori accedono a servizi e prodotti, le recensioni online sono diventate una bussola per orientarsi nella vastità dell’offerta turistica e ristorativa. Tuttavia, l’autenticità di questi commenti è stata spesso messa in discussione, sollevando preoccupazioni significative tra gli operatori del settore. In risposta a questa problematica, il Ministero del Made in Italy (Mimit) ha deciso di porre un argine definitivo alle false recensioni con un decreto che promette di rivoluzionare il panorama delle valutazioni online.
Il disegno di legge per le piccole e medie imprese (Ddl per le Pmi), che è stato presentato in Consiglio dei Ministri, include misure severe contro la manipolazione delle recensioni su alberghi e ristoranti. Questa decisione arriva dopo una lunga querelle sulle fake news che ha visto coinvolto direttamente il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. La pressione esercitata dalle associazioni di categoria degli albergatori e dei ristoratori ha portato alla convocazione di un tavolo di lavoro dedicato a questo tema scottante.
La bozza dell’articolo redatta dallo staff del ministro Adolfo Urso stabilisce chiaramente il divieto “di acquisto e cessione a qualsiasi titolo, anche tra imprenditori e intermediari, di recensioni, apprezzamenti o interazioni“, indipendentemente dalla loro diffusione successiva. Inoltre, viene proibita ogni forma di promozione dei commenti mediante incentivi economici o altri benefici. Questa pratica aveva sollevato numerose critiche da parte delle associazioni rappresentative degli albergatori e dei ristoratori che denunciavano come tali pratiche potessero non solo danneggiare l’immagine degli esercizi coinvolti ma incidere anche fino al 30% sul loro fatturato annuale.
Una recente analisi condotta dal Centro studi del Mimit ha evidenziato come le recensioni online influenzino fino all’82% delle prenotazioni negli alloggi turistici e il 70% nelle scelte ristorative. Di fronte a dati così significativi si è reso necessario intervenire con determinazione per contrastare l’ondata crescente di false recensioni spesso generate dall’uso improprio dell’intelligenza artificiale.
Il fenomeno delle fake reviews non è limitato ai confini nazionali; piattaforme internazionalmente note come TripAdvisor hanno registrato nel loro Review Transparency Report del 2022 oltre 1,3 milioni di recensioni identificate come false – quasi mezzo milione in più rispetto all’ultimo anno pre-pandemia (2019).
Il Ddl introduce anche un rigoroso quadro sanzionatorio: oltre alla responsabilità penale prevista per i trasgressori delle nuove normative sulle false recensioni, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avrà facoltà d’intervenire applicando sanzioni pecuniarie variabili da 5mila fino a 10 milioni di euro.
Un altro aspetto innovativo riguarda i consumatori stessi: sarà possibile pubblicare una recensione solo se motivata dettagliatamente ed entro quindici giorni dall’utilizzo effettivo dei servizi o prestazioni nel settore della ristorazione o turismo generale. Sarà necessario dimostrare la propria identità assieme all’effettivo utilizzo dei servizi menzionati nella valutazione.
Gli operatori turistici avranno poi diritto alla cancellazione della recensione qualora si dimostri che l’autore non abbia effettivamente usufruito dei servizi oppure se il contenuto risulti ingannevole o non veritiero. Questo decreto segna quindi un passaggio cruciale verso una maggiore trasparenza nel mondo digitale delle valutazioni online, proteggendo sia i consumatori sia gli operatori del settore dalle distorsioni causate dalle false recensioni.