E’ il simbolo degli Stati Uniti, che vediamo in continuazione, ma in pochi ne conoscono la vera storia: curiosa ed affascinante
Nel 1958, un giovane studente della Lancaster High School in Ohio, Bob G. Heft, decise di intraprendere un progetto scolastico che avrebbe lasciato un’impronta indelebile nella storia degli Stati Uniti d’America. Mentre i suoi compagni optavano per compiti più tradizionali, Heft si cimentò in un’impresa audace: ridisegnare la bandiera americana.
L’idea gli venne quando il suo insegnante di storia, Stanley Pratt, assegnò alla classe un progetto libero. In quel periodo l’America contava 48 stati, ma erano forti le voci che presto l’Alaska e le Hawaii si sarebbero aggiunte all’Unione. Fu così che Heft iniziò a immaginare una nuova bandiera con 50 stelle, ispirandosi a Betsy Ross, ritenuta la creatrice della prima bandiera americana.
La storia della bandiera degli Stati Uniti
Con dedizione e precisione quasi maniacale, Heft impiegò oltre 12 ore per tagliare e cucire le 50 stelle bianche su uno sfondo blu notte. Le disposizioni delle stelle furono pensate con cura: cinque file da sei e quattro file da cinque per adattarsi armoniosamente al nuovo design.
Tuttavia, quando presentò il suo lavoro a scuola, non ricevette l’accoglienza sperata. Il suo insegnante lo criticò per aver incluso troppe stelle e gli assegnò una deludente B-. Ma fu proprio questa sfida a spingere Heft oltre i limiti convenzionali dell’accettazione scolastica; decise infatti di rivolgersi direttamente al governo degli Stati Uniti nella speranza di vedere riconosciuto il suo sforzo.
Dopo due anni di lettere e telefonate alla Casa Bianca – durante i quali Alaska ed Hawaii divennero effettivamente stati – Heft ricevette una chiamata dal presidente Dwight D. Eisenhower che cambiò la sua vita: la sua bandiera era stata scelta come nuovo simbolo nazionale degli USA.
Il 4 luglio del 1960 si tenne una cerimonia ufficiale al Campidoglio durante la quale fu issata per la prima volta la bandiera disegnata da Heft. Anche il suo insegnante dovette ricredersi e modificare il voto del progetto in A.
Da quel momento in poi, quella versione della bandiera è diventata quella ufficiale degli Stati Uniti d’America ed è tuttora utilizzata rappresentando così il design più longevo nella storia delle bandiere statunitensi.
Bob G. Heft non si fermò qui; continuando sulla strada dell’eccellenza divenne professore al Northwest State Community College di Archbold (Ohio), servì come sindaco di Napoleon (Ohio) ed ebbe successo come oratore motivazionale visitando ben quattordici volte la Casa Bianca.
Sempre con uno sguardo verso il futuro ha anche preparato una versione della bandiera con 51 stelle nel caso Washington D.C o Porto Rico fossero diventati stati dell’unione; questa versione prevedeva sei file alternate tra nove e otto stelle dimostrando ancora una volta il suo ingegno visionario.
Bob G. Heft ci ha lasciati nel 2009 all’età di sessantasette anni ma rimarrà sempre ricordato come lo studente capace con determinazione e creatività di ridisegnare uno dei simboli più importanti della nazione americana: la sua amata bandiera a cinquanta stelle.