E’ tutto pronto per il tradizionale tuffo nel Tevere del 1 gennaio. Attesa per sapere se a tuffarsi sarà Mister Ok Palmulli
La tradizione del tuffo nel Tevere il primo giorno dell’anno è un evento che affonda le sue radici nella storia e nella cultura di Roma, diventando un appuntamento imperdibile sia per i cittadini della Capitale che per i turisti provenienti da ogni parte del mondo. Questa pratica ha inizio molti decenni fa, negli anni ’40, quando un giovane decise di dare il benvenuto al nuovo anno in modo decisamente insolito e coraggioso: lanciandosi nelle fredde acque del Tevere dal ponte Cavour. Da allora, ogni 1 gennaio alle 12 in punto, si rinnova questo gesto audace che simboleggia il desiderio di lasciarsi alle spalle le difficoltà dell’anno trascorso e accogliere con energia rinnovata i prossimi dodici mesi.
Con il passare degli anni, questa idea giovanile si è trasformata in una vera e propria cerimonia carica di significati più profondi. Il tuffo nel Tevere è diventato metafora di rinascita e purificazione, richiamando antiche usanze legate al rito del battesimo e alla simbologia dell’acqua come elemento capace di rigenerare lo spirito. Nonostante le temperature gelide tipiche del periodo invernale romano, uomini e donne di tutte le età continuano a partecipare con entusiasmo a questo evento, dimostrando una passione ed un attaccamento alla loro città che va oltre il semplice gesto atletico.
Mister Ok, l’eroe che si tuffa ogni 1 gennaio dal Tevere
Mister Ok è una figura emblematica che ogni anno, il primo gennaio, si lancia nelle fredde acque del Tevere a Roma, diventando un simbolo di speranza e rinnovamento per la città eterna. Il belga Rick de Sonay è stato un personaggio eccentrico e carismatico che ha dato vita a una delle tradizioni più folcloristiche di Roma: il tuffo nel Tevere il primo gennaio. Nato nel 1899, si trasferì a Roma nel 1945 e fu proprio nella Capitale che decise di celebrare ogni anno il suo compleanno, il 1° gennaio, con un tuffo nel Tevere. Per l’occasione, indossava un costume da bagno e un elegante cappello a cilindro, diventati in seguito i suoi tratti distintivi.
Dopo il tuffo, per rassicurare la folla che lo osservava con ammirazione e preoccupazione, Rick faceva il gesto dell’ok con la mano, da cui il soprannome “Mister Ok”. Questo gesto voleva comunicare che tutto andava bene e che il tuffo era stato un successo. Il tuffo di Rick de Sonay rappresentava una sfida contro il freddo e un gesto di gioia e vitalità, diventando ben presto un appuntamento fisso per i romani, che rappresentava un gesto simbolico di rinascita e di inizio di un nuovo anno, lasciandosi alle spalle i vecchi problemi e tuffandosi a capofitto nel futuro.
Dopo la morte di Mister Ok, il tuffo del 1 gennaio passò al romano Maurizio Palmulli, che ha iniziato la sua tradizione nel 1989 e da allora non ha mai mancato un appuntamento, fino al 1 gennaio 2024 quando fu costretto per problemi fisici a dare forfait per la prima volta. Oltre ad essere una celebrazione personale, il gesto di Mister Ok si è trasformato in una vera e propria attrazione cittadina che attira l’attenzione dei media nazionali ed internazionali.
Nonostante le temperature spesso proibitive e le condizioni non sempre ideali del fiume Tevere, Palmulli non ha mai esitato a compiere il suo salto annuale, dimostrando una dedizione ed uno spirito indomabile che hanno ispirato molti. Il suo impegno va oltre la semplice esibizione; infatti, negli anni Mister Ok ha dedicato i suoi tuffi a tematiche socialmente rilevanti come la pace nel mondo o la solidarietà verso chi soffre, trasformando così un momento ludico in uno strumento di sensibilizzazione su questioni importanti.
E come da tradizione, l’appuntamento per il tuffo di Capodanno è per domani, 1 gennaio 2025, alle ore 12 a Ponte Cavour.