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Eventi

I tuffi di Capodanno più famosi del mondo, la tradizione portafortuna per veri coraggiosi

A Capodanno c’è la tradizione diffusa di fare il bagno o il tuffo del primo dell’anno. Ecco i più famosi del mondo 

Il tuffo di Capodanno è una tradizione che anno dopo anno continua a riscuotere un successo globale, attirando migliaia di coraggiosi pronti a sfidare le basse temperature per dare il benvenuto al nuovo anno con un gesto simbolico e frizzante. Questa usanza, che varia da paese a paese in termini di stile e atmosfera, rappresenta non solo un momento di gioia collettiva ma anche l’opportunità per molti di lasciarsi alle spalle l’anno vecchio e immergersi con rinnovato entusiasmo in quello nuovo.

Il bagno di Capodanno al Coney Island Polar Bear Club – nyctourism – viagginews.com

In Europa, la tradizione dei bagni invernali ha radici profonde e diverse località si distinguono per la loro particolare celebrazione. Nei Paesi Bassi, ad esempio, la spiaggia di Scheveningen diventa teatro del più celebre tra questi eventi: migliaia di persone si radunano sulla sabbia fredda per correre verso le gelide acque del Mare del Nord. Il tutto avviene in un’atmosfera festosa e colorata, con partecipanti spesso vestiti in costumi bizzarri o avvolti nei caratteristici berretti arancioni.

Il tradizionale bagno del primo dell’anno

Anche l’Italia non è da meno quando si parla di tuffarsi nelle fredde acque in occasione del primo dell’anno. Dalle limpide acque delle spiagge meridionali alle suggestive coste della Liguria fino ai cristallini laghi alpini, gli italiani dimostrano una grande passione per questa tradizione. Ogni località offre scenari diversificati ma ugualmente affascinanti dove gli audaci possono compiere il loro balzo rivitalizzante.

A Roma in particolare ogni anno il primo gennaio, dal 1946, si festeggia il nuovo inizio con il tradizionale tuffo nel Tevere di Mister Ok, nome nato con il primo “tuffatore” Rick De Sonay e poi tramandato al suo successore, il bagnino romano Maurizio Palmulli. Purtroppo Palmulli lo scorso Capodanno non è riuscito a fare il tradizionale tuffo per motivi di salute, ed ora c’è grande attesa per il tuffo del 1 gennaio 2025.

Il tuffo di Maurizio Palmulli a Capodanno nel Tevere, a Roma – foto Ansa – viagginews.com

Attraversando La Manica troviamo la Gran Bretagna dove Brighton emerge come uno dei luoghi più emblematici per i tuffatori del nuovo anno. Qui l’evento è solitamente accompagnato da feste ed altre attività pensate per riscaldare i partecipanti dopo il loro audace gesto. Negli Stati Uniti d’America, Coney Island a New York ospita il Polar Beach, uno dei più famosi tuffi nel gelido oceano Atlantico, attraendo migliaia di persone desiderose non solo di testare il proprio coraggio ma anche di essere parte della vivace comunità che ogni anno si riunisce sotto lo stesso spirito avventuroso.

In Canada, Vancouver offre una cornice mozzafiato per il suo annuale tuffo nell’English Bay, con vista sulla città innevata sullo sfondo i partecipanti possono godere della bellezza naturale mentre accolgono il nuovo anno con energia. Scendendo nell’emisfero sud troviamo che anche l’Australia partecipa alla tradizione con Bondy Beach a Sydney che diventa punto d’incontro per chi cerca un modo alternativo ed emozionante per salutare l’arrivo dell’anno nuovo sotto il sole estivo.

Infine, giungendo in Asia scopriamo che sebbene meno diffusa rispetto ad altre parti del mondo, anche il Giappone vanta alcune località dove si tengono eventi simili, dimostrando così come questa usanza sia veramente globale nella sua portata ed apprezzamento. Da Scheveningen a Sydney, passando per Brighton e Vancouver, i tuffatori dimostrano come questo rituale sia molto più che un semplice bagno: è un atto collettivo carico d’intenti positivi verso ciò che verrà, offrendoci una metafora vivente dell’espressione “buttarsi” nel nuovo anno con speranza ed energia rinnovate.

Zarina Chiarenza

Romana, classe ’74. Laureata in lingue, certificata in CoachingbyValues. Mi piace scrivere e raccontare storie. Il mio più grande pregio: sono del segno della Vergine. Il mio più grande difetto: sono del segno della Vergine. Il mio motto: “Lascia sempre spazio per il dolce”.

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Zarina Chiarenza