Il grande compositore Johann Strauss celava un “segreto” dietro le sue composizioni. Ora si può vedere cosa succedeva a Vienna
Nel cuore pulsante di Vienna, all’indirizzo Praterstraße 54, si cela un tesoro della storia musicale austriaca: l’appartamento dove Johann Strauss figlio, il celebre “Re del Valzer”, ha dato vita ad alcune delle sue composizioni più memorabili. Tra queste spicca il suo capolavoro indiscusso, “Sul bel Danubio blu”, che ancora oggi risuona come l’inno non ufficiale dell’Austria.
Strauss visse in questo prestigioso appartamento situato al Beletage, il piano più elegante e distinto della Bürgerhaus, simbolo della classe borghese viennese dell’epoca. Questo luogo non era solo la dimora dove trascorreva i suoi giorni insieme alla prima moglie Jetty, ma anche lo studio dove la sua creatività trovava massima espressione. Curiosamente, Strauss aveva l’abitudine di comporre in piedi, utilizzando una scrivania molto alta appositamente progettata per lui.
La vita quotidiana del compositore era caratterizzata da un ritmo frenetico dovuto ai numerosi concerti che lo vedevano protagonista quasi ogni sera. Nonostante ciò, Strauss amava ritagliarsi momenti di tranquillità nella sua abitazione viennese o nelle sue ville estive a Schönau e Bad Ischl. Era noto per le sue passioni al di fuori della musica: dal gioco dei tarocchi al biliardo fino alla creazione di caricature – ironicamente divenne egli stesso soggetto prediletto dai caricaturisti dell’epoca.
Oggi l’appartamento è trasformato in un memoriale dedicato a Johann Strauss e ospita una mostra permanente che racconta la vita e le opere del compositore attraverso oggetti personali e documentazioni storiche. Tra gli articoli esposti si trovano mobili originali dell’epoca, strumenti musicali personalmente utilizzati da Strauss come un violino Amati e un pianoforte a coda Bösendorfer – quest’ultimo un regalo del costruttore Ludwig Bösendorfer per il 71° compleanno del musicista.
Particolarmente affascinanti sono gli oggetti che rivelano aspetti meno conosciuti della personalità di Strauss: dalle donazioni da ballo conservate in una vetrina (piccoli donativi tradizionalmente offerti alle dame partecipanti ai balli viennesi), fino a curiosità come una scatola contenente carte da gioco con raffigurati lui stesso, la prima moglie Jetty e la terza moglie Adele. In particolare, è possibile vedere la scrivania in piedi molto alta, perché Strauss componeva in piedi.
L’esposizione comprende anche pezzi dal forte impatto emotivo come la maschera funeraria dello stesso Johann Strauss e gli orecchini appartenuti alla sua amata Jetty. Questa collezione offre uno sguardo intimo sulla vita privata del compositore oltre che sul suo processo creativo.
Visitare l’appartamento-museo significa immergersi nell’atmosfera ottocentesca che ha ispirato alcune delle melodie più celebri al mondo; significa camminare tra le stanze dove nacquero quegli spartiti capaci ancora oggi di evocare sentimenti profondi ed emozioni universali. La dimora sulla Praterstraße rappresenta quindi non solo un luogo fisico ma anche simbolico: è qui che il genio musicale austriaco ha lasciato un’impronta indelebile nella storia culturale mondiale.