Quanto tempo si ha a disposizione per presentare un eventuale reclamo a seguito di una prenotazione Airbnb o alberghiera?
Viaggiare è un’esperienza che arricchisce la vita, ma cosa succede quando le aspettative non corrispondono alla realtà? Che si tratti di una casa vacanza o di un soggiorno in hotel, i disagi possono capitare. Fortunatamente, i clienti hanno il diritto di presentare reclami. Ma quanto tempo hanno a disposizione per farlo?
Nel caso degli affitti Airbnb, il processo per segnalare problemi è piuttosto immediato e richiede azioni tempestive da parte dell’ospite. Se durante il soggiorno emergono problemi quali mancanze, guasti o discrepanze rispetto a quanto pubblicizzato, è fondamentale agire rapidamente. Airbnb offre ai suoi utenti 72 ore dalla constatazione del problema per avvisare l’host attraverso la piattaforma. Questo breve lasso di tempo sottolinea l’importanza di ispezionare attentamente l’alloggio al momento dell’arrivo.
La procedura consigliata inizia con il tentativo di risolvere amichevolmente la questione direttamente con l’host. Documentare accuratamente il problema attraverso foto o video può facilitare la comunicazione e accelerare la ricerca di una soluzione soddisfacente per entrambe le parti. Nel caso in cui non si raggiunga un accordo diretto con l’host o se quest’ultimo non fosse disponibile o reattivo, gli ospiti possono rivolgersi direttamente ad Airbnb tramite il Centro Soluzioni della piattaforma.
Per coloro che desiderano richiedere un rimborso parziale o totale del soggiorno a causa dei disagi subiti, è necessario inviare una richiesta formale all’host tramite lo stesso Centro Soluzioni, allegando tutte le prove del disservizio riscontrato.
D’altra parte, nel contesto degli hotel tradizionali, i clienti godono di un periodo significativamente più lungo per presentare eventuali reclami: fino a cinque anni dopo il soggiorno come stabilito dal Codice Civile italiano nell’articolo 1217. Questa normativa offre ai consumatori diverse opzioni legali in caso di mancata o imperfetta esecuzione dei servizi contrattualizzati dall’albergo.
Tuttavia, indipendentemente dalla durata concessa per avanzare tali reclami sia nel contesto degli affitti brevi che negli hotel tradizionali – è sempre preferibile cercare una soluzione amichevole e tempestiva direttamente con la struttura ospitante prima di procedere su vie legali più complesse.
È importante notare che nel caso in cui il soggiorno sia stato prenotato attraverso un’agenzia viaggi e si verifichino problemi simili a quelli descritti precedentemente; le azioni legali devono essere intraprese entro due anni dal rientro del viaggio.
Comprendere i propri diritti come consumatori e conoscere i termini temporali entro cui agire sono passaggi cruciali nella gestione efficace delle situazioni insoddisfacenti legate ai viaggi e alloggi turistici. Agire prontamente ed essere informati nella documentazione dei problemi può fare la differenza nell’esito dei reclami presentati sia ad Airbnb che agli hotel tradizionali.