Spesso la lingua quando si viaggia rappresenta un ostacolo. Ecco le destinazioni ideali per comunicare se si parla inglese
L’Europa si distingue come un continente ricco di cultura, storia e lingue diverse. Per coloro che si trasferiscono o viaggiano senza padroneggiare la lingua locale, l’inglese diventa spesso un ponte comunicativo essenziale. La domanda sorge spontanea: in quali paesi europei l’uso dell’inglese facilita maggiormente l’interazione? E dove, invece, si potrebbero incontrare maggiori ostacoli?
Secondo l’English Proficiency Index (EPI) del 2024, i Paesi Bassi si confermano al vertice della classifica europea per la conoscenza dell’inglese come seconda lingua, con un punteggio di 636 su 800. Questo risultato non solo li colloca in una posizione di preminenza nel contesto europeo ma li vede anche primeggiare a livello globale, su un totale di 116 paesi analizzati. Tale primato rende i Paesi Bassi il contesto ideale per chi desidera comunicare in inglese.
I risultati della ricerca
La Croazia emerge come una delle sorprese più positive, posizionandosi insieme a Portogallo, Danimarca e Austria tra i paesi con la più alta competenza in lingua inglese. Questo implica che, sia nelle città costiere che nelle isole affascinanti, l’inglese è sufficientemente diffuso da non rappresentare un ostacolo significativo alla comunicazione.
Anche la Grecia si distingue favorevolmente nell’EPI del 2024. Le sue antiche rovine, spiagge mozzafiato e una cucina irresistibile sono ulteriormente valorizzate dalla diffusa comprensione dell’inglese, arricchendo così l’esperienza di viaggio o la vita quotidiana di chi sceglie di trasferirsi in questa nazione.
Nonostante l’eccellenza dimostrata da alcuni paesi europei nell’apprendimento dell’inglese, l’EPI del 2024 ha evidenziato un calo generale delle competenze linguistiche nel continente. Tuttavia, emerge un dato incoraggiante: la tendenza al ribasso si è arrestata tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 20 anni, segnale che potrebbe preludere a un’inversione di tendenza.
Lo studio ha inoltre messo in luce il divario di genere nella conoscenza dell’inglese, con gli uomini generalmente più competenti delle donne. Tuttavia, l’Africa si distingue per la situazione inversa, e a livello globale si osserva una riduzione progressiva di tale divario.
Mentre alcune destinazioni europee possono presentare sfide linguistiche per chi parla esclusivamente inglese, come evidenziato da Francia e Italia con punteggi relativamente bassi, esistono numerosi luoghi dove comunicare in inglese non rappresenta un problema. Dai Paesi Bassi alla Croazia, fino alla Grecia, questi paesi offrono ottime opportunità sia per i turisti anglofoni sia per chi è alla ricerca di nuove esperienze senza la necessità di superare immediatamente la barriera linguistica locale.