I Castelli Romani si aggiudicano il titolo di Città Italiana del Vino 2025. Una candidatura di successo tra tradizione e innovazione
I Castelli Romani hanno ottenuto un riconoscimento prestigioso che li proietta al centro della scena enologica nazionale: sono stati ufficialmente nominati Città Italiana del Vino per l’anno 2025. La cerimonia di formalizzazione si è svolta a Stresa, in occasione della Convention Città del Vino, segnando un momento storico per questo territorio ricco di tradizioni e cultura vitivinicola.
La candidatura dei Castelli Romani ha coinvolto dieci comuni della provincia di Roma, con Marino in prima linea come capofila e Nemi nel ruolo di coordinatore. Questi, insieme ad Ariccia, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano e Velletri hanno unito le forze per presentare un progetto vincente che ha saputo convincere la commissione giudicatrice grazie alla sua visione innovativa e sostenibile del mondo vitivinicolo.
Il territorio dei Castelli Romani è noto per essere una delle zone vitivinicole più prestigiose d’Italia. Con denominazioni importanti come il Frascati Docg e il Marino Doc a testimoniare la qualità eccelsa dei suoi prodotti. La regione vanta 2 Docg e 7 Doc che rappresentano l’eredità di una tradizione secolare capace di rinnovarsi nel tempo senza mai perdere la propria identità distintiva.
Il programma previsto per il 2025 promette un calendario ricco di eventi che coinvolgeranno tutti i dieci comuni impegnati nella valorizzazione della cultura del vino. Attraverso queste iniziative si intende non solo promuovere il patrimonio enologico locale ma anche attrarre visitatori ed esperti da ogni parte d’Italia e dall’estero. Un’opportunità imperdibile per dare ulteriore visibilità al territorio dei Castelli Romani ed esplorare nuove possibilità nel settore dell’enoturismo.
Il successo ottenuto è frutto dell’impegno congiunto dei dieci comuni coinvolti nella candidatura. Alberto Bertucci, sindaco di Nemi e coordinatore regionale per Città del Vino ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra i vari enti locali nell’ottenere questo importante risultato. Un lavoro sinergico che ha permesso ai Castelli Romani di guadagnarsi la giusta visibilità a livello nazionale.
La candidatura ha ricevuto sostegno anche da parte delle istituzioni superiori come il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, la Regione Lazio e la Città Metropolitana di Roma Capitale. Quest’appoggio istituzionale si è dimostrato cruciale non solo nella fase concorsuale ma anche nell’affermazione dell’importanza del settore vinicolo italiano sul panorama europeo.