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Enogastronomia

Autunno agli Altipiani di Arcinazzo, tra castagne e paesaggio incantato

L’autunno trasforma gli Altipiani di Arcinazzo in un insolito panorama alpino, tinto di rosso e marrone. Un paesaggio da scoprire 

Questo spicchio del Lazio, situato tra Trevi nel Lazio, Arcinazzo Romano e Piglio, offre un tour archeo-naturalistico unico tra castagne e momenti conviviali.

Altipiani di Arcinazzo – IG @altipiani_di_arcinazzo foto @axel_va.75 – viagginews.com

Gli Altipiani sono ombreggiati dai monti Affilani e gli Ernici, nascondendosi tra le valli del Sacco e dell’Alto Aniene. Qui, negli anni ’30, il biologo Sir Walter Becker iniziò a piantare abeti a soli 800 metri d’altitudine grazie all’insolito clima dolomitico della zona. Il paesaggio è ricco di lecci, faggi, querce e castagni che ospitano una varietà di fauna selvatica come scoiattoli, volpi e cinghiali.

Storia antica ed architettura

Fino agli anni ’50 gli Altipiani erano frequentati principalmente da pastori ma successivamente divennero noti come “la piccola Svizzera”, attirando celebrità come Audrey Hepburn con lussuose ville. La prima villa storica è quella dell’Imperatore Traiano che nel I secolo d.C. scelse questa località per la sua residenza estiva. I reperti degli scavi sono esposti nei musei locali inclusa la Villa di Traiano.

Vino e castagne – viagginews.com

La bellezza degli Altipiani ha fatto da sfondo a produzioni cinematografiche internazionalmente riconosciute come il film Ben Hur del 1959 con Charlton Heston. Questa area non solo è ricca di storia ma è diventata anche un’icona della cultura popolare moderna grazie alla sua affascinante natura alpina.

Il borgo di Arcinazzo Romano celebra l’autunno con una sagra dedicata alla castagna locale durante ottobre. Le castagne diventano ancora più gustose se accompagnate dal Cesanese D.O.C.G., il vino rosso rubino tipico della zona degustabile a Piglio durante la storica sagra dell’uva ad ottobre. Per chi preferisce i vini bianchi, un calice di Passerina sul far della sera brinda perfettamente alla stagione autunnale degli Altipiani.

Zarina Chiarenza

Romana, classe ’74. Laureata in lingue, certificata in CoachingbyValues. Mi piace scrivere e raccontare storie. Il mio più grande pregio: sono del segno della Vergine. Il mio più grande difetto: sono del segno della Vergine. Il mio motto: “Lascia sempre spazio per il dolce”.

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Zarina Chiarenza