Día de Muertos, una tradizione antica e colorata di origini Precolombiane. Tutte le curiosità su questa importante celebrazione
La festa del Día de los Muertos, celebrata con grande fervore in Messico, affonda le sue radici in un passato lontano, ben prima dell’arrivo dei colonizzatori spagnoli. Questa tradizione, che si svolge nello stesso periodo in cui i cristiani commemorano i defunti, ha origini pagane e precolombiane. Le culture Maya e Azteca vedevano la morte non come una fine ma come un nuovo inizio, un passaggio transitorio da accettare piuttosto che temere. Non esisteva per loro il concetto di paradiso o inferno ma credevano invece che le anime avessero destini diversi a seconda delle circostanze della loro morte.
Con l’arrivo dei colonizzatori spagnoli nel XVI secolo, le pratiche indigene si fusero con quelle europee. Il Día de los Muertos venne così a coincidere con la festività cattolica dedicata alla commemorazione dei defunti. Questo sincretismo culturale ha permesso alla tradizione di evolversi mantenendo al contempo gli elementi fondamentali delle antiche credenze precolombiane.
Celebrazioni e riti commemorativi
Durante il Día de los Muertos, si crede che i defunti possano tornare tra i viventi per visitare i propri cari. Per facilitare questo ritorno, vengono decorate le tombe con fiori e allestiti gli “altar de muertos“, veri e propri altari domestici adornati con fotografie dei defunti, cibi preferiti da questi ultimi in vita, acqua per dissetarli e sale per proteggere il loro cammino spirituale.
Dal 28 ottobre al 2 novembre si susseguono celebrazioni specifiche dedicate ai defunti a seconda delle circostanze della loro morte: dal ricordo di chi è deceduto per incidente o cause violente fino alla commemorazione dei bambini morti o degli adulti deceduti prima del battesimo.
Un elemento cruciale nella celebrazione è la fotografia del defunto: senza di essa si crede che l’anima non possa trovare la strada per tornare nel mondo dei viventi durante il Día de los Muertos. La presenza dell’immagine funge da ponte tra due mondi permettendo all’anima di riconoscere il proprio posto tra gli altari adornati.
I Dolci Tipici della Festa
Non possono mancare sulle tavole degli “altar de muertos” dolci tipici come il “Pan de muerto“, arricchito da semi di anice e variabile nelle forme a seconda della regione messicana; insieme ai coloratissimi “calaveras“, teschi zuccherati personalizzati col nome del defunto.
I fiori giocano anch’essi un ruolo fondamentale nella festività: i Chempasùchil sono utilizzati per adornare tombe e altari grazie al loro intenso profumo capace di guidare le anime verso casa.
Questa ricca tapezzeria culturale rende il Día de los Muertos una delle celebrazioni più affascinanti ed emotivamente coinvolgenti del Messico, testimoniando un legame indissolubile tra vita, morte e rinascita secondo antiche tradizioni ancora vive nel cuore della gente.