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Le Piramidi fuori dall’Egitto, dove si trovano nel resto del mondo

Le piramidi non esistono solo in Egitto. Ecco dove si trovano alcune delle piramidi più famose nel resto del mondo

Le piramidi egizie, maestose e avvolte in un’aura di mistero, sono da millenni oggetto di fascinazione per studiosi e appassionati di storia antica. Queste straordinarie costruzioni, erette principalmente come monumentali tombe per i faraoni e i loro consorti, rappresentano una delle più grandiose realizzazioni architettoniche dell’umanità. La loro storia inizia intorno al 2700 a.C. con la costruzione della Piramide a gradoni di Djoser a Saqqara, considerata la più antica piramide d’Egitto. Questo innovativo progetto architettonico fu ideato dall’architetto Imhotep, che trasformò le tradizionali mastabe (tombe rettangolari) in una serie di terrazze sovrapposte che si elevavano verso il cielo.

Con il passare dei secoli, l’arte della costruzione delle piramidi evolvette notevolmente. Il culmine di questa evoluzione si ebbe durante il periodo della IV dinastia (circa 2613-2494 a.C.), quando furono edificate le famose piramidi di Giza: quella di Cheope, Chefren e Micerino. La Grande Piramide di Cheope è l’unica delle Sette Meraviglie del Mondo Antico ancora esistente ed è un capolavoro ingegneristico che ancora oggi suscita ammirazione per la sua precisione matematica e astronomica.

Le Piramidi più famose, quelle in Egitto – viagginews.com

Nonostante le numerose teorie su come queste imponenti strutture siano state costruite, molti dettagli rimangono avvolti nel mistero. Si ritiene che migliaia di lavoratori abbiano impiegato decenni per erigere ciascuna piramide utilizzando semplici attrezzi come leve e rampe improvvisate. L’enorme impegno richiesto testimonia non solo l’avanzata comprensione degli antichi egizi nei campi dell’ingegneria e dell’astronomia ma anche il profondo significato religioso e culturale che queste tombe avevano nella loro società.

Oggi le piramidi continuano ad affascinare non solo per la loro imponenza architettonica ma anche perché rappresentano un legame tangibile con il passato remoto dell’umanità. Esse rimangono simboli duraturi del desiderio umano di raggiungere l’eternità attraverso opere terrene straordinarie ed elevare lo spirito oltre i confini della vita terrena.

Le piramidi d’Egitto, meraviglie del mondo

Le piramidi d’Egitto rappresentano una delle meraviglie più affascinanti e misteriose dell’antichità, simboli impareggiabili della grandezza della civiltà egizia. Queste straordinarie costruzioni, erette principalmente come monumenti funerari per i faraoni e le loro consorti, sono situate prevalentemente nella regione di Giza, vicino al Cairo. La più celebre tra queste è senza dubbio la Grande Piramide di Cheope, considerata una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico. Costruita circa 4.500 anni fa, questa imponente struttura dimostra non solo l’avanzato livello di ingegneria e architettura raggiunto dagli antichi egizi ma anche il loro profondo legame con la religione e l’aldilà.

La precisione matematica e astronomica impiegata nella costruzione delle piramidi lascia ancora oggi gli studiosi senza risposte definitive su come un popolo antico potesse possedere tali conoscenze avanzate senza l’aiuto di tecnologie moderne. Le teorie riguardo alla loro edificazione variano dall’utilizzo di semplici attrezzi come leve e piani inclinati fino a ipotesi più fantasiose che includono l’intervento di civiltà extraterrestri.

Oltre alla loro imponenza architettonica, le piramidi sono anche custodi di preziosi tesori artistici e storici. Le camere sepolcrali interne erano spesso decorate con intricati geroglifici che raccontavano la vita del defunto faraone e offrivano incantesimi per aiutarlo nel suo viaggio nell’aldilà secondo le credenze egizie. Nonostante molti dei tesori originalmente contenuti nelle piramidi siano stati saccheggiati nel corso dei millenni, gli archeologi continuano a scoprire nuovi corridoi segreti e camere nascoste che gettano luce sulla complessità della cultura egizia.

L’eredità delle piramidi va ben oltre il loro valore storico o il fascino che esercitano sull’immaginario collettivo; esse rappresentano un ponte verso un passato in cui l’uomo si confrontava con le sfide dell’esistenza cercando risposte nelle stelle sopra di lui. La capacità degli antichi egizi di creare tali monumenti con gli strumenti a loro disposizione rimane una testimonianza duratura del loro ingegno, della loro determinazione e della profondità spirituale che caratterizzava la loro visione del mondo.

Cosa c’è dentro le Piramidi?

Le piramidi d’Egitto, maestose e avvolte in un’aura di mistero, hanno affascinato l’umanità per millenni. Al centro di numerose teorie e speculazioni, il loro interno nasconde segreti che solo recentemente la tecnologia ha iniziato a svelare. All’interno delle piramidi, specialmente nella Grande Piramide di Giza, si trovano intricate reti di corridoi, camere sepolcrali e gallerie. Queste strutture non erano soltanto monumentali tombe per i faraoni dell’antico Egitto; erano anche complessi simboli del potere divino dei sovrani e della loro connessione con gli dei nell’aldilà.

Le camere interne delle piramidi erano destinate a ospitare il sarcofago del faraone e i numerosi oggetti funerari destinati ad accompagnarlo nel viaggio verso l’aldilà. Tra questi oggetti si trovavano gioielli, statue, amuleti e vasi canopi contenenti gli organi interni mummificati del defunto. Oltre agli oggetti materiali, le pareti delle camere funerarie erano spesso decorate con testi sacri e incantesimi destinati a proteggere il faraone nel suo viaggio ultraterreno.

La Piramide Cestia a Roma – viagginews.com

Negli ultimi anni, grazie all’avanzamento delle tecnologie come la scansione laser 3D e i radar a penetrazione terrestre (GPR), gli archeologi hanno scoperto nuove camere nascoste all’interno delle piramidi che potrebbero contenere ulteriori tesori o informazioni sulla vita degli antichi egizi. Queste scoperte hanno riacceso l’interesse globale per le piramidi e ciò che esse rappresentano nella storia dell’umanità.

Ogni corridoio scoperto o camera segreta apre una finestra sul passato remoto dell’Egitto antico, offrendoci preziose informazioni su come questa civiltà concepiva la morte, l’aldilà e il cosmo. Le tecniche costruttive utilizzate per edificare queste imponenti strutture rimangono ancora oggi motivo di studio e ammirazione da parte degli esperti in ingegneria civile ed archeologia.

Pertanto, esplorare ciò che si nasconde dentro le piramidi non è solo un viaggio attraverso corridoi buii alla ricerca di tesori nascosti; è un’esplorazione profonda della cultura egizia antica che continua a insegnarci molto sul nostro passato collettivo umano.

Le altre piramidi nel mondo

Le piramidi, con la loro maestosa presenza e misteriosa origine, rappresentano un fenomeno globale che va ben oltre i confini dell’Egitto. Queste straordinarie costruzioni si trovano disseminate in varie parti del mondo, ognuna con le proprie peculiarità e storie affascinanti. In America Latina, ad esempio, le civiltà precolombiane hanno lasciato come eredità delle imponenti piramidi che sfidano il tempo. Tra queste spiccano quelle dei Maya nella penisola dello Yucatan in Messico, come la famosa piramide di Kukulcán a Chichén Itzá. Questo sito archeologico è noto non solo per la sua imponenza architettonica ma anche per i fenomeni astronomici che vi si verificano durante gli equinozi.

Anche l’America Centrale ospita esempi notevoli di queste strutture: la città perduta di Tikal in Guatemala è un altro esempio lampante della capacità ingegneristica e astronomica delle antiche civiltà mesoamericane. Le sue piramidi emergono dalla giungla come testimoni silenziosi di un passato glorioso.

Oltre all’America Latina, anche il continente africano ospita altre piramidi al di fuori dell’Egitto. La Nubia (l’attuale Sudan) vanta numerose piramidi, meno note ma non meno affascinanti di quelle egizie. Costruite dai re dei regni di Kush, queste piramidi presentano una forma più stretta e inclinata rispetto alle controparti egizie.

In Asia, particolarmente in Cina nella provincia dello Shaanxi, sono state scoperte delle strutture che ricordano le forme piramidali. Sebbene siano meno conosciute a livello internazionale e avvolte nel mistero a causa della riluttanza del governo cinese nell’aprire questi siti al grande pubblico e agli studiosi internazionali, rappresentano comunque un importante tassello nella comprensione globale delle pratiche funerarie e celesti delle antiche civiltà.

In Italia, a Roma, c’è la famosa Piramide Cestia, scelta come sepolcro da Caio Cestio; la tomba fu costruita lungo la via Ostiense, tra il 18 e il 12 a.C. e più avanti inglobata nella nuova cinta muraria della città.

Queste meraviglie architettoniche sparse per il globo testimoniano l’universalità del desiderio umano di toccare il cielo con costruzioni che sfidino i limiti terreni. Ogni cultura ha interpretato questo desiderio attraverso le proprie credenze religiose ed estetiche creando monumenti che ancora oggi ci lasciano senza fiato per la loro grandezza e mistero.

Zarina Chiarenza

Romana, classe ’74. Laureata in lingue, certificata in CoachingbyValues. Mi piace scrivere e raccontare storie. Il mio più grande pregio: sono del segno della Vergine. Il mio più grande difetto: sono del segno della Vergine. Il mio motto: “Lascia sempre spazio per il dolce”.

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Zarina Chiarenza