Federalberghi indica la regione italiana con il maggior numero di dipendenti in hotel, un panorama in evoluzione
Il settore alberghiero rappresenta una delle colonne portanti dell’economia italiana, un settore che non solo contribuisce in modo significativo al PIL del Paese ma è anche un grande fornitore di posti di lavoro. Recentemente, i dati elaborati da Federalberghi in collaborazione con l’Ente Bilaterale Nazionale per il Turismo (Ebnt) hanno gettato luce su alcune dinamiche interessanti riguardanti l’occupazione nel settore alberghiero italiano.
Al vertice della classifica per numero di lavoratori dipendenti nell’alberghiero troviamo il Trentino-Alto Adige. Con ben 33.440 unità, questa regione si distingue nettamente come leader nel settore, superando altre regioni storicamente riconosciute come poli turistici importanti. La Lombardia segue con 27.560 lavoratori e il Veneto si posiziona terzo con 24.119 dipendenti nel settore.
Questo dato non solo sottolinea l’importanza del turismo per il Trentino-Alto Adige ma evidenzia anche la capacità della regione di attrarre e mantenere una forza lavoro considerevole nel comparto alberghiero.
Le altre regioni a confronto
Mentre il Nord-Est dell’Italia mostra una forte concentrazione di lavoratori nel settore, con più di un terzo (36,4%) dei dipendenti degli hotel situati in quest’area geografica, le realtà regionali variano significativamente. L’Emilia-Romagna e la Toscana seguono nelle posizioni successive con rispettivamente 20.638 e 17.998 lavoratori impiegati negli alberghi.
Interessante notare come le isole italiane mostrano la minor percentuale di occupazione nel settore alberghiero (9,2%), sebbene abbiano registrato l’aumento percentuale maggiore dal 2019 (+15%). Questo potrebbe indicare una fase di crescita e sviluppo che potrebbe modificare gli equilibri futuri del mercato del lavoro turistico.
Analizzando i dati a livello provinciale emergono ulteriori dettagli interessanti: Bolzano si conferma la provincia con il maggior numero di occupati nel settore alberghiero (23.406), seguita da Roma (13.366) e Milano (12.739). Venezia e Napoli completano la top five rispettivamente con 11.571 e 11.122 dipendenti.
Queste cifre non solo riflettono la distribuzione geografica dell’industria alberghiera italiana ma mettono anche in evidenza come determinate aree attraggano un maggior numero di turisti – e quindi richiedano più personale – rispetto ad altre.
I dati presentati dall’archivio dei lavoratori dipendenti dell’Inps elaborati da Federalberghi offrono uno spaccato significativo sullo stato attuale del mercato del lavoro nell’albergatoria italiana, evidenziando sia le aree di forza che quelle potenzialmente in crescita.
L’impatto della pandemia ha indubbiamente messo a dura prova il settore turistico globale; tuttavia, questi numeri suggeriscono una resilienza notevole da parte dell’Italia – specialmente nelle sue regioni nord-orientali – che continua a investire nella qualità dei servizi offerti ai visitatori nazionali ed internazionali.
Con lo sviluppo continuo delle infrastrutture turistiche e un occhio sempre più attento alla sostenibilità ambientale ed economica delle destinazioni italiane, ci si può aspettare che questo trend positivo continui nei prossimi anni, portando benefici non solo per chi cerca lavoro nel settore ma anche per l’economia italiana nel suo complesso.