Sui finestrini degli aerei c’è un piccolo foro. Ci avete mai fatto caso? Ecco a cosa serve e perché è importante che ci sia
L’aereo è un mezzo di trasporto che provoca sempre molte curiosità e sospetti. Le sue procedure di sicurezza infatti sono molte e spesso sconosciute. Lo stesso velivolo non è familiare ai più e molte delle sue caratteristiche non sono note ai viaggiatori. Per questo anche le più piccole cose che lo riguardano e che sono fuori dall’ordinario incuriosiscono o nella peggiore delle ipotesi preoccupano.
Una di queste particolarità dell’aereo sarà forse passata inosservata ad alcuni mentre avrà preoccupato altri. Nei finestrini è presente un piccolo foro. Sembra qualcosa che contravviene alla regola che vuole che non entri aria nella cabina. E allora che ci sta a fare un foro? E’ un errore? E’ pericoloso? C’è in tutti gli aerei? Ecco tutte le risposte per togliere ogni dubbio.
Il foro sui finestrini degli aerei: perché c’è
L’aereo è foriero di curiosità. Ad esempio perché la livrea è quasi sempre bianca? O perché si spengono le luci all’atterraggio o perché le hostess ti guardano sempre con attenzione quando sali a bordo? Sarà che un po’ d’ansia è piuttosto comune quando si vola che si cerca di saperne il più possibile per tranquilizzarsi. Tanto è vero che nei corsi per superare la paura di volare una delle lezioni è proprio sul conoscere tutte le parti di un aeroplano.
Dunque se vedete un foro di pochi millimetri sulla parte inferiore dei finestrini dell’aereo potete tirare un sospiro di sollievo e stare tranquilli. Quel foro deve esserci per motivi di stabilità strutturale del mezzo. L’aereo non è una automobile che nella peggiore delle ipotesi deve fronteggiare la grandine o il freddo, ma un mezzo sottoposto a forze enormi.
Il foro sui finestrini serve per la pressurizzazione
Quando l’aereo decolla si porta poi alla cosiddetta quota di crociera di 11 mila metri. A quell’altezza la pressione atmosferica cala e l’aria è rarefatta e c’è meno ossigeno. Una condizione che con le dovute proporzioni sperimentiamo quando saliamo su una vetta di una montagna. Se lì sentite il fiato corto e rischiate di svenire, pensate cosa può succedere a 11 mila metri.
Per permettere dunque di volare e restare in vita a quell’altezza la cabina dell’aereo è pressurizzata, ovvero è sottoposta meccanicamente a pressione così da ricreare delle condizioni simili a quelle che abbiamo a terra. Tra il dentro e il fuori dell’aereo mentre è in volo si crea dunque una differenza di pressione. L’aria pressurizzata spingerà sulla fusoliera e questa per contenerla deve resistere.
Per evitare che i finestrini scoppino sono costituiti da 3 strati. Su quello di mezzo è praticato questo foro che riequilibra e disperde l’aria. Dunque non c’è un foro su quello esterno, che rimane sigillato, né su quello interno che noi tocchiamo. E’ insomma una sorta di respiro dell’aereo per permettere che le pressurizzazione non crei danni.
Ora la prossima volta che prendiamo posto al finestrino sappiamo che quel foro è un alleato per la nostra sicurezza. E possiamo respirare!