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Dove andare per una gita di un giorno vicino Roma: i tre luoghi sacri più belli da vedere nei dintorni della capitale
Staccare dalla quotidianità, dal traffico, dalle urla e dei rumori della Capitale per immergersi in un luogo di quiete tranquillità e di profonda spiritualità. Ci sono posti sacri nei dintorni di Roma che sono capolavori di architettura, di arte e testimonianze storiche importantissime.
Luoghi immersi nella natura in un contesto di silenzio e bellezza in cui è impossibile non sentire una forte spiritualità, al di là di ogni credo religioso. Fare una gita di un giorno in uno di questi luoghi sacri vi donerà un profondo senso di pace e armonia vi farà fare un tuffo nella storia e conoscere preziosissimi tesori artistici. Ecco dunque dove andare.
I tre luoghi sacri più belli da vedere vicino Roma
Nei dintorni della città eterna ci sono numerosi monasteri, abbazie ed eremi; posti in cui la Fede e la natura si fondono insieme creando luoghi intensi e suggestivi. Sono posti che hanno anche visto la storia, basti pensare all’Abbazia di Cassino bombardata durante la seconda guerra mondiale e linea di confine. Fra i tanti luoghi sacri e le abbazie del Lazio abbiamo scelto tre posti ideali per una gita di un giorno.
- Abbazia di Farfa
- Monastero di San Benedetto
- Santuario di Greccio
L’abbazia di Carlo Magno, Farfa
Ci troviamo in Fara in Sabina, nel reatino, qui vicino al fiume Farfa sorge questa grande Abbazia che vanta oltre 1500 anni di storia. Fu fondata infatti intorno al 500 e fu un luogo estremamente importante considerata da imperatori e papi tanto che diventò un Abbazia Imperiale. La base di Farfa controllava nel suo periodo di massima espansione durante Carlo Magno chiese, castelli e perfino sei città. Nonostante con il passare dei secoli Farfa perse parte della sua importanza il suo valore architettonico artistico e storico la rese nel 1928 monumento nazionale.
Oggi, come allora, Farfa è un monastero benedettino e si può visitare per ammirare testimonianze dell’architettura carolingia, barocca dove lavorarono artisti del calibro di Giacomo della porta e dove vi sono dipinti di Orazio Gentileschi. Inoltre nel monastero ci sono moltissimi elementi medievali, affreschi e la biblioteca con i manoscritti. Intorno all’Abbazia il piccolo borgo dove vivono tuttora qualche decina di persone e una natura rigogliosa tipica di questa zona della Sabina.
Il monastero di San Benedetto lo spettacolo sul monte
Siamo di fronte a uno dei monasteri più spettacolari non solo del Lazio, ma d’Italia. Ma questo non è solamente un esempio architettonico straordinario, questo è anche uno dei luoghi spirituali più importanti del nostro Paese. Il Santuario del Sacro Speco custodisce infatti la grotta in cui Benedetto trascorse il suo periodo da eremita.
In una grotta sulle pendici del Monte Taleo, vicino l’attuale Subiaco, nel VI secolo il giovane Benedetto si rifugia per tre anni in completo eremitaggio per trovare la sua profonda spiritualità che lo porterà poi alla fondazione dell’Ordine. Intorno a questo luogo sacro iniziò un pellegrinaggio e poi a partire dalla metà del IX secolo sorse il Monastero. Addossato sulla roccia si compone di due chiese, inferiore e superiore. Nella chiesa inferiore si trova il cuore spirituale di questo posto: la grotta di Benedetto.
Visitare il Monastero di San Benedetto vuol dire immergersi in un luogo di quiete dove ammirare una natura straordinaria, affreschi del XIII secolo e sentire questa fortissima spiritualità che colpì anche San Francesco quando venne in pellegrinaggio in questo posto.
Il posto di San Francesco, l’eremo di Greccio
Siamo in provincia di Rieti non lontano dall’Umbria uno dei posti dove San Francesco soggiornò e uno dei luoghi sacri più belli e potenti del Lazio. E’ soprannominata la Betlemme d’Italia perché qui San Francesco creò il presepe per la prima volta nella Storia ed è una delle tappe del Cammino di Francesco.
Francesco arrivò in questa zona intorno al 1210 e soggiornò fra i boschi del monte che sovrasta il paese, a circa 600 metri, scendendo di tanto in tanto nel borgo. Alla vigilia del Natale del 1223 il poverello di Assisi creò una rievocazione vivente della nascita di Cristo in una grotta sul monte: nacque così il primo presepe.
Subito dopo che venne fatto Santo, dunque intorno al 1230, venne costruita una chiesa lì sulla grotta. Da lì in poi il Santuario venne ampliato. In tempi recenti è stato costruito un piazzale belvedere da dove si raggiungono i vari edifici e da dove si gode una vista spettacolare sulla valle.
Fare una gita nel Lazio in uno di questi posti sacri vuol dire connettersi con sé stessi e con la natura, ritrovando una profonda pace e quiete.