In autunno in Italia potete vedere quello che è stato definito il giardino più romantico del mondo. Con i colori del foliage è strepitoso. Ecco dove si trova
I giornalisti del New York Times quando lo hanno visitato hanno decretato che quel giardino a metà fra un parco botanico e uno archeologico fosse il più romantico del mondo. Ed effettivamente il Giardino di Ninfa è di una bellezza spettacolare. Da poche altre parti al mondo puoi trovare una torretta medievale costruita su una antica città Romana circondata da preziose piante che si specchiano in fiumi e laghetti.
E se in primavera il Giardino di Ninfa è un’esplosione di colori, in autunno i toni virano sul rosso e il giallo, donando al luogo un’atmosfera più incantata e suggestiva. Se cercate un luogo per una fuga romantica in autunno, per una gita di un giorno nel Lazio, ecco lo avete trovato.
Il Giardino di Ninfa, la storia del più bello d’Italia
Ci troviamo in provincia di Latina, nel Lazio, e qui a poca distanza dal borgo di Sermoneta – segnate sul taccuino anche questo nome – si trova questo antico Giardino. Ai tempi dei Romani in questo luogo sorgeva un tempio dedicato alle dee delle sorgenti. Con il passare dei secoli il territorio divenne parte dello Stato Pontificio e nell’VIII secolo e assunse importanza per il suo ruolo strategico: permetteva di arrivare a Sud senza passare per la via Appia.
Un secolo dopo divenne una città e diverse famiglie nobiliari ne divennero proprietarie arricchendola di edifici, chiese e pitture. Fino al 1298 quando Ninfa passò nelle mani dei Caetani. Papa Bonifacio VIII al secolo Benedetto Caetani acquistò infatti la città e i territori limitrofi. Venne ampliato il castello, costruita la torre e nuovi mulini, rinforzate le mura.
Ma appena un secolo dopo la città venne saccheggiata e distrutta, gli abitanti fuggirono e i Caetani anche ripararono a Roma. Ninfa divenne così una città fantasma. Il castello venne utilizzato poi come prigione per qualche decennio, poi divenne un granaio. Ma poi alla fine del 1700 Ninfa scomparve. Solo a fine 1800 con la bonifica di tutta la zona Ninfa risorse. Diventò la residenza estiva degli eredi Caetani e furono le due donne Leila Caetani e sua madre Marguerite Chapin a trasformare NInfa in un giardino all’inglese, curato e con piante, senza forzare nulla, ma mantenendo l’impianto originale. Dal 2000 Ninfa è un monumento naturalistico.
Cosa vedere a Ninfa in autunno
Con il cambiare della stagione cambia il colpo d’occhio su Ninfa. Si spengono i fiori più accesi, si accendono le tonalità più suggestive. Il giardino si estende su 8 ettari di terreno e vi sono oltre 1300 piante che si alternano nella fioritura e circa 100 uccelli che hanno trovato dimora qui.
Se in primavera questo Giardino è un’esplosione di colore, in autunno diventa di una bellezza struggente. I monti Lepini alle spalle fanno da cornice a questo capolavoro della natura e della storia. I ruderi delle antiche chiese e dei mulini sono parte delle rampicanti e insieme si riflettono negli specchi d’acqua del giardino.
Tra piante sempreverdi e altre che invece prendono i toni caldi del foliage – nel Lazio ci sono posti incantevoli dove vederlo – il giardino di Ninfa in autunno è una meta molto affascinante. Prolungate poi la vostra visita al vicino borgo di Sermoneta passeggiando fra i vicoli e sorseggiando un tè godendo della spettacolare vista che arriva fino al mare. Il giardino di Ninfa è aperto tutti i weekend fino all’8 novembre 2024. Ricordatevi di prenotare online la vostra visita.