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Curiosità

Cosa ha annunciato il Ministero della Salute sul body scanner in aeroporto

I body scanner sono stati introdotti negli aeroporti per garantire la sicurezza tanto dei passeggeri quanto del personale, segnando tuttavia il principio di un accesso dibattito.

Noti anche come scansionatori del corpo, i body scanner sono ormai dispositivi essenziali per qualsiasi aeroporto. Questi sono stati introdotti per ragioni di sicurezza e la loro funzione principale è effettuare uno screening corporale approfondito del passeggero di turno. Rientrano tra gli elementi e le regole diventati norma in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti e, nel corso del tempo, si sono diffusi in tutto il mondo attirando anche le preoccupazioni di viaggiatori e ricercatori.

Il body scanner in aeroporto è, da sempre, al centro di un acceso dibattito: cosa ha detto il Ministero della Salute al riguardo? – viagginews.it

I primi scansionatori del corpo sono arrivati negli aeroporti di 19 scali americani nel 2008. Esistono due tipologie di dispositivi, che si distinguono tra i body scanner ad onde millimetriche ad una frequenza molto alta e quelli a retrodiffusione di raggi X di bassa energia. La loro introduzione ha sollevato diversi dubbi tra i passeggeri, preoccupati all’idea di possibili effetti collaterali a causa delle radiazioni, oltre che di violazioni della privacy. Quali sono le considerazioni del Ministero della Salute in merito?

Un team di scienziati dell’Università di California in passato ha messo in dubbio la sicurezza di questi dispositivi. Ad attirare maggiori timori è stato il presunto rischio di riportare danni alla pelle o mutazioni del DNA per via dei raggi X. L’energia dei dispositivi utilizzati, però, è molto bassa e di breve durata: tutto ciò per fare in modo che la scansione vada solo ad oltrepassare leggermente i vestiti.

Body scanner, quali rischi si corrono? Arriva la risposta del Ministero della Salute

All’introduzione dei body scanner negli Stati Uniti ha fatto seguito l’attivazione dei macchinari in questione nel resto del mondo, compresa l’Italia. Qui si è atteso fino al 2010 – in seguito ad una serie di sperimentazioni – per l’installazione dei primi scansionatori a Milano Malpensa e Roma Fiumicino ad opera dell’ENAC (l’Ente nazionale per l’aviazione civile), ai quali ha fatto seguito l’Aeroporto Marco Polo di Venezia, dove si è testato per la prima volta lo screening basato sulla rilevazione delle onde millimetriche.

Il body scanner può avere conseguenze negative sulla nostra salute? – viagginews.it

Il body scanner di tipologia “passiva” si fonda sulla legge della fisica che spiega come ogni entità sia in grado di emettere, assorbire e riflettere energia elettromagnetica. Di conseguenza, anziché rilasciare energia, gli scansionatori segnalano quella che viene emessa in modo naturale dal corpo stesso, riuscendo dunque a identificare possibili oggetti nascosti.

Come precisato dal Ministero della Salute, il ricorso ai body scanner ad onde millimetriche passive non è assolutamente dannoso per salute. Non vengono rilasciate radiazioni né onde elettromagnetiche: il macchinario si limita a sfruttare l’energia che già viene emessa dal corpo e che, successivamente, viene resa sotto forma di immagini. Inoltre, non si corrono pericoli per quanto riguarda la tutela della propria privacy, in quanto i dispositivi non vanno a rivelare particolari anatomici del passeggero. Tra i controlli effettuati negli aeroporti c’è anche il rilevatore ETD.  

Cindy D

Classe 1997, dopo la laurea in Scienze sociali per la globalizzazione ho iniziato a collaborare con diverse redazioni. Appassionata di scrittura da sempre, mi interessano soprattutto i temi sociali e di attualità.

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