È importante controllare i kW della propria auto per avere la certezza di quanto si debba pagare per il bollo, così da mettere da parte il denaro necessario.
Pagare le tasse è ovviamente obbligatorio se non si vuole incorrere in problemi, anche se per alcune di queste si farebbe certamente a meno. Una delle più odiate è il bollo auto, che viene spesso ritenuto come una sorta di ingiustizia perché è necessario sostenere la spesa er il semplice possesso della vettura (esattamente come per il canone Rai), indipendentemente dal suo utilizzo.
È proprio questa una delle differenze fondamentali tra questa imposta e l’assicurazione, che può essere invece personalizzata. Chi usa poco il mezzo, ad esempio, può pensare a una soluzione che prevede un determinato tetto relativo ai chilometri o valida solo per un periodo dell’anno, la cifra per la polizza sarà così minore rispetto a un premio annuale.
Il bollo auto è una tassa regionale, sono proprio le regioni e le province autonome di Bolzano e Trento a incassare l’importo previsto con cadenza annuale attraverso uno dei sistemi di pagamento attualmente attivi. L’unica eccezione è data dai residenti in Friuli Venezia Giulia e Sardegna, dove la gestione è affidata all’Agenzia delle Entrate.
A dover pagare sono le persone che, alla scadenza del termine utile per il versamento, risultano essere proprietari del veicolo al Pubblico registro automobilistico (Pra). Non sono previste variazioni di alcun tipo per chi ha un veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio. In caso di noleggio a lungo termine senza conducente, invece, a farsi carico della spesa sono gli utenti che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere utilizzatori del veicolo stesso. Poco importa se il veicolo non circola su strada o resta per mesi in garage, è una tassa di possesso, non legata alla circolazione.
Sapere a quanto possa ammontare l’importo non può che essere provvidenziale, così da non farsi trovare impreparati. Questo dipende dalla potenza effettiva del veicolo espressa in kiloWatt (kW), che è riportata sulla carta di circolazione (il libretto, alla voce P.2). A volte il dato contiene una virgola, in questo caso non vengono presi in considerazione i decimali. Se due automobilisti hanno la stessa macchina ma vivono in due Regioni differenti, la cifra per il bollo auto può variare. Sono infatti le Regioni a stabilire quanto dovuto.
Non può che essere determinante ricordarsi le scadenze. Diverse Regioni consentono di ottenere uno sconto se si opta per l’addebito diretto su conto corrente, così da evitare di essere inadempienti. Ci sono inoltre delle realtà che prevedono una scadenza fissa per i residenti, quindi aprile/agosto/dicembre in base al mese di immatricolazione. A livello generale, si deve versare l’importo entro la fine del mese successivo alla sua scadenza, calcolata in base alla data di immatricolazione. Se il mezzo è stato immatricolato a settembre, ad esempio, ogni anno a ottobre si dovrà provvedere al pagamento per essere in regola.