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Curiosità

A chi va il cane in caso di divorzio: la legge parla chiaro

In caso di divorzio, ecco che cosa dice la legge a proposito della persona a cui deve essere assegnata il cane nel caso ce ne sia uno.

Il divorzio rappresenta sempre un tema molto doloroso ed un processo non solo lungo, ma anche impervio da percorrere. Si tratta, infatti, del fallimento di un progetto con cui due persone si trovano a dover fare i conti. E’ inevitabile, infatti, che in caso di matrimonio le aspettative delle due persone sia quella di condividere insieme l’intera vita che c’è davanti ed anche di metter su una propria famiglia. Ecco, il divorzio in tal senso rappresenta l’ammissione che le cose sono andate male e che è giusto fare un passo indietro. Non sempre, però, la scelta e la decisione in questione è semplice.

Divorzio, ecco cosa dice la legge sui cani e sugli animali domestici (Viagginews.it)

Sono diversi gli aspetti da tenere in considerazione, a partire dalle persone che vengono coinvolte in una scelta comunque molto dolorosa. L’esempio più lampante che viene in mente non può non essere rappresentato dai figli della coppia, ma non si può non tenere in considerazione anche l’aspetto relativo ai cani ed agli animali domestici. Che cosa succede in questi casi? A chi vengono assegnati? La legge da questo punto di vista non lascia spazi ad equivoci e parla in maniera molto chiara. Andiamo a vedere di che si tratta in maniera dettagliata.

Cani in famiglia: cosa accade con il divorzio

La legge, almeno allo stato attuale delle cose, non riconosce ai cani ed agli animali domestici i diritti che vengono riconosciuti ad esseri senzienti, come si suol dire. Vengono più equiparati, per così dire, a delle cose. Questo vuol dire che in caso di divorzio il cane sarà “assegnatoal suo proprietario. Per conoscere a chi è intestato, per così dire, il cane bisognerà controllare il microchip, che viene inserito nell’animale e che ne indica l’intestazione.

Cane, che cosa succede in caso di divorzio? Con chi va? (Viagginews.it)

A partire dal 2005, infatti, è obbligatoria l’iscrizione dei cani all’Anagrafe canina e bisogna effettuare l’inserimento del microchip entro e non oltre il secondo mese di vita del cane. Sul microchip, infatti, è indicato un codice univoco che avrà per l’appunto la funzione di ricondurre l’animale alla persona che ne è responsabile. Quindi, in chiave di un divorzio, il discorso lascia poco spazio ad equivoci. Ecco cosa sapere invece se si vuole portare il cane in crociera.

Cane e divorzio: a chi viene assegnato

Di fatto, dunque, per concludere, in caso di divorzio il cane seguirà quello che è il suo proprietario, vale a dire la persona a cui è intestato il microchip che è inserito dentro il cane.

Gaetano Pantaleo

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Gaetano Pantaleo