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Curiosità

Come riconoscere taxi abusivi: il dettaglio che fa la differenza

C’è un dettaglio fondamentale a cui prestare attenzione per riconoscere un taxi abusivo, ecco di cosa si tratta.

Da diverso tempo il business dei taxi abusivi è un mercato decisamente alla luce del sole. Basta uscire da una stazione o da un aeroporto di qualche grande metropoli per accorgersi della presenza di mezzi non autorizzati al trasporto di persone. Usufruire di questo servizio illegale può anche essere rischioso per il passeggero.

Taxi abusivi, come riconoscerli – viagginews.com

Prima di tutto all’interno del taxi non ci sarà alcun tariffario a indicare il prezzo del tragitto. È possibile pertanto trovarsi brutte sorprese a fine corsa. Da non trascurare anche gli aspetti legati alle garanzie in caso di incidente. Tanto per dirne una, in alcuni casi è emerso che l’autista del taxi abusivo non aveva nemmeno la patente…

In caso di sinistro, il passeggero del taxi abusivo rischia di non ricevere alcuna tutela, visto che il mezzo potrebbe addirittura non essere assicurato o essere coperto solo per i danni subiti dal conducente nel corso di un incidente stradale. Le città italiane più colpite da questo fenomeno sono Roma, Napoli e Milano, ma anche altrove questo sistema illegale si sta diffondendo. Come riconoscere un taxi abusivo? C’è un dettaglio – anzi, più di uno – in grado di fare la differenza.

Taxi abusivi, se il riconosci li eviti

Come prima cosa, occhio al colore della macchina. La normativa italiana, risalente al 1966, impone il colore bianco ai taxi. Ma anche i taxi abusivi potrebbero essersi attrezzati in tal senso. Attenzione pure all’insegna luminosa con la scritta “TAXI”. I taxi regolari dovrebbero averla sul tetto del veicolo. Queste insegne però possono essere facilmente comprate in internet.

Tassisti abusivi: il dettaglio che fa la differenza – viagginews.com

Più indicativo un dettaglio come la mancanza del tassametro omologato – sigillato e piombato con il marchio ufficiale del Comune di rilascio della licenza. – che deve essere ben visibile all’interno del taxi. La mancata presenza – o la mancata attivazione durante il tragitto – del tassametro è un campanello d’allarme. Stesso discorso per la licenza che ogni tassista regolare è tenuto a esporre.

La licenza – ovvero il numero identificativo univoco rilasciato dal Comune – deve essere valida, regolare e ben visibile sia all’esterno che all’interno del taxi. Prestiamo attenzione anche alla presenza dello scudetto, vale a dire lo stemma del Comune che ha rilasciato la licenza indica che si tratta di un servizio di trasporto pubblico. Idem per il tariffario comunale, che deve a sua volta essere visibile e consultabile per il passeggero del taxi. 

Spesso poi il tassista abusivo cerca di negoziare il prezzo della corsa a inizio viaggio, a differenza dei tassisti regolari che calcolano il prezzo in base al tassametro. Altri segnali a cui fare attenzione: l’accettazione di forme di pagamento diverse dai contanti, il rilascio di regolari ricevute (se richieste). Anche il comportamento del conducente va monitorato: spesso e volentieri infatti i tassisti irregolari vanno a posizionarsi in luoghi meno visibili e a volte si dedicano alla ricerca attiva della clientela invece che attendere al posteggio dei taxi. 

Emiliano Fumaneri

Veronese di nascita, ho vissuto molti anni in Trentino-Alto Adige (Merano, Trento, Rovereto). Vivere in una regione di confine così ricca di storia e di strazi ha suscitato in me la passione per le lingue straniere e la curiosità per culture e costumi differenti. Mi appassionano anche la geopolitica e le tematiche ambientali.

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Emiliano Fumaneri