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Curiosità

La storia oscura del castello di Wewelsburg, tra esoterismo nazista e riti pagani

La storia del castello di Wewelsburg è legata al nazismo e all’esoterismo nero. Qui il capo delle SS, Heinrich Himmler realizzò il suo centro di comando.

Il castello di Wewelsburg è un’imponente fortezza situata nel comune di Büren, nella regione della Renania Settentrionale-Vestfalia in Germania, che ha subito notevoli trasformazioni nel corso dei secoli. Tuttavia è diventato famoso soprattutto per il suo utilizzo durante il regime nazista di Adolf Hitler.

Castello di Wewelsburg Germania – Foto Facebook @Blues Lee – viagginews.com

Edificato fra il 1603 e il 1609 da Dietrich von Fürstenberg, vescovo e principe di Paderborn, ha una caratteristica particolare, è a forma triangolare ed è posizionato secondo l’asse nord-sud. Questo lo rese, anni più tardi, molto interessante agli occhi di Heinrich Himmler che lo scelse come luogo simbolico per creare la sede di una sorta di società segreta dedita al culto della razza ariana.

Cosa accadeva all’interno del Castello di Wewelsburg

La storia cupa di Wewelsburg comincia nel 1631, secondo la leggenda all’interno del castello si svolsero processi per stregoneria e tante donne trovarono la morte. Ma fu durante la Seconda Guerra Mondiale che il castello diventò il luogo macabro che ancora oggi ricordiamo. All’epoca era in stato di abbandono, ad acquistarlo fu Heinrich Himmler che lo trasformò in un centro di comando per le forze paramilitari delle SS, diretto personalmente da lui stesso.

Castello di Wewelsburg – Foto Facebook @Where To TV – viagginews.com

Nella sua idea il castello doveva diventare il centro spirituale dell’impero nazista. Himmler che voleva trasformarlo un luogo privilegiato di culto e addestramento per gli ufficiali delle SS. In realtà in questo castello si riunivano soltanto i capi SS, il corpo di polizia del Terzo Reich. Quindi persone scelte molto vicine a Himmler che costituivano un vero e proprio ordine religioso con una sua struttura gerarchica stabilita secondo il modello dello Stato teocratico di Hitler.

Nel 1937 Himmler fondò l’Ordine di Wewelsburg, una società segreta dove solo alcuni membri di alto rango delle SS potevano accedere. Ne nominò 12 (Obergruppenführer) volendo con l’idea di far rinascere i Cavalieri della Tavola Rotonda.

Parte del castello fu ricostruito con la manodopera dei deportati ebrei. Furono oltre 3.900 i prigionieri deportati nel campo di concentramento di Niederhagen-Wewelsburg. Almeno 1.229 persone morirono a causa delle condizioni di lavoro e di detenzione. Il campo di concentramento di Wewelsburg era anche il sito della Gestapo.

All’interno delle stanze decorate con rune e simboli mitologici come la svastica, il “sole nero”, si eseguivano con tutta probabilità riti neopagani che sono ancora avvolti nel mistero. Il castello divenne quindi la sede di incontri, esperimenti psicologici e cerimonie esoteriche, c’è chi sostiene anche di magia nera, volte a radicare il culto della supremazia della razza ariana.

Attualmente il castello di Wewelsburg non è certo un luogo delle fiabe in Germania. È aperto al pubblico come museo, memoriale e centro culturale, con mostre permanenti sull’era nazista e le atrocità commesse dalle SS.

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008 spaziando tra argomenti di cronaca, attualità e costume fino alle ultime tendenze in fatto di lifestyle. Addicted del vivere green e della buona cucina, divide il tempo libero tra musica, cinema, lettura e fumetti d’autore.

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