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La storia delle vacanze in Italia passa anche dagli stabilimenti balneari, questi sono i più antichi nati già nella prima metà dell’800.
Gli stabilimenti balneari in Italia hanno una storia antica, dimostrazione tangibile della lunga tradizione di accoglienza e ospitalità che caratterizza lo Stivale. Ancora oggi i lidi continuano a essere meta di turisti e viaggiatori che desiderano godere del mare e del relax senza rinunciare a tutti i comfort. Ma voi sapete quali sono quelli più antichi?
Andiamo a scoprire di seguito i dettagli di questa curiosità legata agli usi e costumi degli italiani alle prese con le vacanze estive.
Se in passato il turismo balneare era esclusiva di aristocratici e ricchi borghesi, con i primi anni dell’800 avviene un cambiamento e si assiste alla frequentazione delle spiagge da parte di un numero sempre maggiore di persone.
Va da sé che, per offrire ai bagnanti un luogo adatto per cambiarsi e per godere dei servizi basilari per la cura e l’igiene della persona, sorsero le prime strutture a essi dedicate.
Negli anni successivi il successo di queste strutture ha portato a perfezionare l’offerta per i turisti, tanto che ci sono lidi storici tuttora in uso. Vediamo quali sono gli stabilimenti balneari più antichi in Italia.
Se escludiamo le strutture termali, il primo stabilimento balneare italiano nasce in una delle spiagge più belle della Versilia, cioè a Viareggio. Qui i “Bagni Dori” nel 1823 offrivano a signore e religiose l’opportunità di bagnarsi a mare lontano da occhi indiscreti, poi nel 1827 fu lo “Stabilimento de’ Bagni” ad estendere a tutti gli italiani gli spazi “comodi sufficienti onde, al coperto dagli sguardi altrui, liberamente si spoglino e si rivestano, con tutti quei riguardi che si devono alla decenza“. Seguì il “Bagno Santini“.
Con lo “Stabilimento privilegiato dei Bagni Marittimi” datato 1843 assistiamo alla nascita di quello che poi sarebbe diventato il mito della riviera romagnola, dove oggi il turismo balneare è cresciuto a livelli tali che la città sul Mar Adriatico è meta ambita anche dagli stranieri che amano il modo che i romagnoli hanno di prendersi cura di loro. E dopotutto non è qui che si trovano gli stabilimenti balneari più costosi in Italia.
Maria Luisa, regina d’Etruria, fece scavare addirittura nel 1806 una sorta di piscina naturale tra gli scogli per potersi bagnare nella acque del mare di Livorno. Antichi stabilimenti, sorti nella prima metà dell’800, sono i “Bagni Roma” e i “Bagni Pejani”. In seguito, sulla stessa scogliera della Regina nel 1844 nascono i “Bagni Squarci“, quattro anni dopo l’apertura dei “Bagni Acquaviva” (1840) e due prima dei “Bagni Pancaldi” (1846).