Il Santuario di Santa Rosalia è un importante luogo di culto situato sul Monte Pellegrino, una collina che si affaccia su Palermo, in Sicilia.
Ha un fascino suo molto particolare il Santuario di Santa Rosalia a Palermo, un po’ per via della sua struttura che è praticamente un tutt’uno con la roccia, un po’ per la storia della Santa venerata nella città siciliana, a cui è dedicato l’edificio, “la Santuzza”, come la chiamano i locali.
Per accedere al Santuario di Santa Rosalia che si trova a 429 metri di altitudine occorre fare “l’acchianata” sul Monte Pellegrino, una salita sulla collina che culmina con una lunga scalinata. Appena giunti si può ammirare la facciata della costruzione realizzata nel ‘600 per poi addentrarsi alla scoperta della preziosa statua di Santa Rosalia e dei tesori conservati nell’ala dedicata al museo.
Scopriamo di più di questo luogo ricco di cultura dove ogni anno la tradizione si rinnova con una grande festa in onore della Santuzza che liberò Palermo dalla peste.
La storia di Santa Rosalia
Rosalia era una giovane ragazza di nobili origini morta nel 1166, nata nel 1130 e vissuta da eremita nella grotta sul Monte Pellegrino. Era figlia del duca Sinibaldo della Quisquina e delle Rose, nipote di re Ruggero d’Altavilla da parte di madre. Fu promessa sposa al principe Baldovino dopo che egli salvò Ruggero durante una battuta di caccia.
Lei però si sentiva consacrata al signore, perciò si ritirò a vivere da eremita. I suoi poveri resti mortali furono ritrovati il 15 luglio del 1624. Un giovano dichiarò di aver avuto un’apparizione dello spirito della giovane che indicava di portare le ossa in processione.
Dal momento che Palermo ai tempi era preda della peste, le reliquie furono scese in città e si organizzò una processione, dopo la quale il morbo scomparve e di conseguenza i palermitani proclamarono Rosalia patrona della città.
La festa di Santa Rosalia
Ogni anno, dal 10 al 15 luglio si tengono dei grandi festeggiamenti per ringraziare Santa Rosalia di aver salvato la città. E si percorrono le strade di Palermo in processione dietro alla Statua della Santuzza posta su un carro trionfale (realizzato per la prima volta nel 1686). Il “festino” è considerato la festa più importante di Palermo, non mancano giochi pirotecnici a mare visibili sulla spiaggia di Mondello, mentre nel giorno conclusivo della festa sono le reliquie della Santa conservate in un’urna argentea a percorrere le vie del centro storico.
Il Santuario di Santa Rosalia e i suoi tesori
Il Santuario di Santa Rosalia è un importante luogo di culto, una delle mete turistiche più popolari della città, tra le cose da visitare a Palermo in 3 giorni. È frequentato sia dai devoti che dai turisti che desiderano ammirare la bellezza del luogo e visitare anche il museo annesso.
La sacra grotta è preceduta da un vestibolo a tre arcate poggiate su colonne tortili. Tra le varie lapidi votive di sovrani borbonici e sabaudi c’è anche quella che ricorda la visita di Goethe, avvenuta nel 1787.
A realizzare la scultura in marmo che simboleggia Santa Rosalia fu Gregorio Tedeschi nel 1625. Grazie a una donazione di Carlo III si applicò una una lamina d’oro per rivestirla nel 1735. Dal 2018 è stata aperta una sala museo con preziosi oggetti antichi rinvenuti in una stanza segreta nel Santuario.