L’evento da non perdere: riapre il paese fantasma di Craco, grande attesa per i visitatori. Tutte le informazioni utili.
Tra gli eventi da non perdere nel prossimo mese di marzo c’è la riapertura del paese fantasma di Craco, in Basilicata. Una delle meraviglie più affascinanti del nostro territorio.
Dopo una chiusura lunga due anni, anche a causa della pandemia, il paese di Craco vecchia, abbandonato negli anni e oggi un museo, riaprirà al pubblico mercoledì 1° marzo. C’è grande attesa per il ritorno dei visitatori in luogo diventato molto famoso anche all’estero.
Craco è un piccolo comune della Basilicata, in provincia di Matera. Negli anni ’60 fu progressivamente abbandonato, fino a spopolarsi completamente e diventare un paese fantasma. È stato in seguito recuperato con la creazione di un parco museale.
Di seguito, tutto quello che bisogna sapere sul paese e sulla sua riapertura ai visitatori.
Riapre il paese fantasma di Craco, grande attesa per i visitatori
Finalmente, dopo due anni di chiusura, si potrà tornare a visitare Craco, il paese fantasma della Basilicata diventato famoso in tutto il mondo, anche per aver ospitato il set di film famosi.
Dal 1° marzo riaprirà il “Parco Museale Scenografico” di Craco Vecchia, l’antico centro abitato abbandonato dagli anni ’60, situato in collina. Mentre agli abitanti si trasferirono a valle, dove fu fondato il paese nuovo.
La riapertura del vecchio paese è stata annunciata dal sindaco di Craco, Vincenzo Lacopeta, a seguito della conclusione delle procedure per l’affidamento del parco alla cooperativa “Oltre l’arte”. Nella comunità c’è grande attesa per il ritorno dei visitatori. Il turismo, infatti, è un importante volano per l’economia locale.
Mercoledì 1° marzo, alle ore 10.30, al Convento di San Pietro di Craco Vecchia, si terrà la cerimonia ufficiale di riapertura del Parco Museale Scenografico, alla presenza delle istituzioni.
La riapertura completa del Parco sarà dal 1° aprile al 31 ottobre tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle 18.00. Mentre dal 1° novembre al 31 marzo, il Parco potrà essere visitato nei fine settimana e nei giorni festivi, dal venerdì alla domenica, dalle ore 10.00 alle 15.00.
Per accedere al Parco, i visitatori dovranno indossare il caschetto protettivo (fornito da Oltre l’Arte), con la raccomandazione di dotarsi di scarpe antiscivolo.
Per ulteriori informazioni: www.comune.craco.mt.it
La storia di Craco
Lo storico borgo di Craco sorge sulle colline ai piedi dell’Appennino Lucano, a 390 metri sul livello del mare, a circa metà strada tra le montagne e il mare della Piana di Metaponto, in provincia di Matera. Il suo territorio è caratterizzato dalla presenza dei calanchi, solchi profondi nel terreno cretoso. Insieme alla Città dei Sassi di Matera è una delle attrazioni principali di questa parte di Basilicata.
I primi insediamenti a Craco risalgono all’antichità. Mentre la struttura attuale del borgo antico risale al Medioevo e alla dominazione dei Normanni, con la costruzione della Torre Normanna che domina il centro abitato. Durante la dominazione di Federico II di Svevia, Craco fu un importante centro militare, per la sua posizione strategica, ma anche culturale. Nei secoli furono costruiti chiese e palazzi storici.
Negli anni ’60, purtroppo, cominciò la decadenza e l’abbandono del paese. Nel 1963, una grossa frana danneggiò la collina di Craco, obbligando i suoi abitanti a spostarsi a valle, nella località di Craco Peschiera, che oggi ospita il paese nuovo. Nel 1972, la situazione già precaria peggiorò a causa di una alluvione, che di fatto impedì il ritorno della popolazione nel borgo antico. Il colpo di grazia fu il terremoto del 1980 dell’Irpinia, che ebbe ripercussioni fin qui, con il completo e definitivo abbandono del vecchio centro abitato.
Nel frattempo il borgo abbandonato di Craco, con i suoi edifici in rovina che svettano sulla collina erbosa, è diventato un luogo pieno di fascino e mistero. Un paese fantasma inserito tra i borghi abbandonati più belli d’Italia. Mentre nel 2010 è entrato nella lista dei monumenti da salvaguardare redatta dalla World Monuments Fund.
Nel frattempo, Craco è stato anche set cinematografico di film che hanno fatto la storia del cinema. Come “Cristo di è fermato a Eboli” (1979) di Francesco Rosi e la “La passione di Cristo” (2004) di Mel Gibson.