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Enogastronomia

Dolci di Natale tipici: i dolci regionali più famosi

Dolci tipici di Natale: le ricette dei dolci natalizi tradizionali per ogni regione. 

Durante le feste i dolci di Natale tipici conquistano un posto d’onore sulla tavola imbandita con buona pace della bilancia e dei sensi di colpa. Mangiare le prelibatezze natalizie, i dolci tipici della tradizione, è infatti irrinunciabile, piacevole e conviviale. Dai panettoni al torrone, dal pandoro agli struffoli, dal panpepato ai cantucci sono davvero tanti i dolci natalizi di ogni regione d’Italia che potete provare a fare voi stessi in casa.

I mercatini di Natale oltre a oggettistica e artigianato propongono prelibatezze di ogni tipo che possono ispirare la vostra fantasia culinaria oppure potete acquistare i dolci in vendita e fare un figurone con i vostri ospiti.

In ogni caso anche un dolce già acquistato può essere arricchito dal vostro tocco personale. Ad esempio potreste far colare del cioccolato fuso sul pandoro o farcirlo con della crema pasticcera. Oppure potete rendere natalizi dolci classici: ad esempio potete fare una crostata a forma di albero di natale, fare biscotti con formine natalizie o guarnire il ciambellone con praline colorate e crema.

Dolci natalizi tipici di ogni regione: i dolci della tradizione

Se l’innovazione in cucina è stimolante per chi cucina e sorprendente per chi assaggia, è pur vero che la tradizione è una solida, affidabile e squisita base da cui partire per poi magari aggiungere un tocco personale.

A Natale più che mai il richiamo della tradizione è fortissimo ed ogni regione d’Italia ha il suo dolce tipico natalizio che non può mancare su nessuna tavola.

Dolci natalizi tipici della Toscana

Se per le vacanze di Natale andate a trascorrere qualche giorno a Firenze, Siena o vi fate una passeggiata fra i vigneti del Chianti o andate ai mercatini di Natale non potete non assaggiare il Panforte. Questo dolce di mandorle e nocciole è tipico di Siena, ma lo trovate in tutta la regione. Altra prelibatezza natalizia toscana sono i ricciarelli dei biscotti fatti di mandorle e albume d’uovo morbidi e squisiti. Ne esistono molte varianti.

Dolci di Natale tipici della Campania

Dopo un giro a via San Gregorio Armeno fra i presepi e le statuine è tempo di mettersi a tavola e di gustare tutte le prelibatezze della cucina partenopea. A Natale i dolci tipici della tradizione campana sono gli struffoli, praline di pasta dolce fritte ricoperte di miele e zucchero; i mostaccioli, biscotti di frutta e miele ricoperti di cioccolato; i roccoco, biscotti con mandorle, cannella, noce moscata e anice.

Dolci di Natale tipici Lazio

Le abbuffate natalizie nel Lazio puntano soprattutto sul salato fra carciofi fritti e abbacchio, ma non mancano ovviamente i dolci della tradizione.

Il dolce tipico è il panpepato un impasto di frutta secca, nocciole, miele, canditi e cioccolato; c’è poi il pangiallo simile al panpepato ma molto più dolce e meno speziato. Nel viterbese tipici sono i tozzetti, biscotti a base di nocciole, mentre specialità di Alvito, vicino Cassino sono i torroncini.

Dolci tipici natalizi dell’Emilia Romagna

In Emilia Romagna c’è una forte tradizione culinaria e nel periodo di natale sono diversi i dolci tipici ed ogni zona ha il suo.

Il pampepato è soprattutto legato alla zona di Ferrara anche se lo trovate ovunque, con scorza d’arancio, mandorle, nocciole, spezie, miele e ricoperto di cioccolata. Altro dolce storico è la spongata che risale all’inizio dell’anno 1000, una pasta sottile farcita di spezie e ricoperto di zucchero a velo. Tipico di Bologna è il certosino un dolce di mandorle, pinoli, cioccolato e canditi e affonda le sue radici nel medioevo.

 

 

 

 

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro