La notizia che molti aspettavano: Ryanair, il Tar del Lazio dà torto alla compagnia aerea sulla scelta del posto. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Una importante e storica pronuncia del Tar del Lazio contro la compagnia aerea low cost irlandese. Storica perché stabilisce un principio importante e sacrosanto,
Ryanair ha perso il ricorso contro l’Enac sulla scelta del posto a pagamento per gli accompagnatori di minori e persone disabili. È dunque definitiva l’imposizione dell’Ente nazionale per l’Aviazione Civile di rendere gratuita la scelta del posto per far stare vicini i genitori ai figli minori e gli accompagnatori alle persone disabili, che invece Ryanair faceva pagare con un supplemento sul costo del biglietto.
Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla decisione del Tar del Lazio.
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Ryanair contro l’Enac – Ente nazionale per l’Aviazione Civile in materia di rispetto degli standard di sicurezza e dei diritti dei passeggeri. Nello specifico, il ricorso verteva sulla questione del pagamento di un supplemento per la scelta del posto in cabina degli accompagnatori accanto ai minori o alle persone con disabilità.
Come sappiamo, infatti, Ryanair assegna i posti a sedere in aereo tramite sistema automatico. Chi vuole l’assegnazione di un posto preciso (ad esempio vicino al finestrino o al corridoio) oppure vuole sedere vicino al compagno di viaggio, deve pagare un supplemento extra sul prezzo del biglietto. Il pagamento extra, però, era previsto anche per i genitori che viaggiano con i figli minori e per gli accompagnatori delle persone con disabilità.
Un balzello inaccettabile, anche per l’Enac che il 16 luglio 2021 adottò un provvedimento con cui disponeva l’assegnazione gratuita dei posti a sedere a minori e a persone a mobilità ridotta vicino ai loro genitori e/o accompagnatori. Una misura a tutela delle categorie di passeggeri più fragili del trasporto aereo, presa dal direttore generale dell’Enac Alessio Quaranta, d’intesa con il presidente Pierluigi Di Palma. Come riporta TravelQuotidiano.
Ryanair presentò ricorso contro il provvedimento, che il Tar del Lazio aveva già rigettato in sede cautelare. Ora il ricorso viene respinto definitivamente. Il tribunale amministrativo ha dato torto a Ryanair e ragione a Enac.
In una nota, l’Enac scrive che il Tar del Lazio ha “respinto il ricorso di Ryanair stabilendo che il pagamento di un prezzo per l’assegnazione del posto accanto al passeggero minore o con mobilità ridotta configura inadempimento del vettore alla regolamentazione europea (Reg. UE 965/2012 e AMC1 CAT.OP.MPA.155), e rappresenta un impedimento concreto per l’utente passeggero alla realizzazione dei suoi diritti”.
“Nella pronuncia il Tar ha ribadito i poteri regolatori di Enac, nell’ambito delle facoltà riconosciute dalla normativa comunitaria alle autorità nazionali per l’aviazione civile, ed evidenziando come l’adempimento di norme volte alla sicurezza (safety) del trasporto aereo non possono essere riconducibili a pratiche commerciali“.
Ryanair non può far altro che adeguarsi a questa pronuncia.