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La passeggiata più bella da fare a novembre in Italia

Un percorso pieno di fascino: ecco la passeggiata più bella da fare a novembre in Italia. Dove andare. Tutte le informazioni utili da conoscere.

Il mese di novembre può ancora regalarci belle giornate di sole e di temperature abbastanza miti per stare all’aria aperta e fare gite, passeggiate ed escursioni in mezzo alla natura. Se fa freddo basta coprirsi.

La passeggiata più bella da fare a novembre in Italia (Il Sentiero degli Dei in autunno. Adobe Stock)

Il territorio italiano così vario e ricco di meraviglie naturali offre una infinità di percorsi escursionistici. Se in autunno le passeggiate nei boschi vanno per la maggiore, alla ricerca di funghi e castagne, per ammirare il fantastico foliage, con le chiome degli alberi che si tingono di oro e di rosso, oppure per immergersi in una esperienza di forest bathing e fare il pieno di aria buona per i nostri polmoni, tanti sono gli itinerari da seguire.

Alla scoperta dei borghi storici, compresi quelli fatati e stregati, ideali nel mese di novembre, tra ripide vette, prima che le montagne siano ricoperte dalla neve, ma anche intorno ai laghi e sul mare. Soprattutto il mare in autunno inoltrato può regalare emozioni uniche, dove i paesaggi selvaggi e desolati sono illuminati dalla luce obliqua e tenue del sole.

Qui, in particolare, vogliamo segnalarvi la passeggiata più bella da fare a novembre in Italia. Una passeggiata lungo un sentiero di mare. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

La passeggiata più bella da fare a novembre in Italia

Il percorso escursionistico da fare in questo momento, a novembre, con il clima ancora mite e una posizione straordinaria, è quello del Sentiero degli Dei in Campania. Siamo sulla Costiera Amalfitana e passeggiare lungo questo sentiero che corre sul versante delle montagne che si gettano in mare è un’esperienza davvero indimenticabile.

Il Sentiero degli Dei parte da Bomerano, frazione del comune di Agerola , e arriva fino a Nocelle, frazione di Positano posta sopra il borgo più famoso della Costiera Amalfitana. Percorre i Monti Lattari per un tragitto di circa 9 km, attraverso la macchia mediterranea e ripide scogliere a picco sul mare.

Il panorama anche si ammira camminando lungo il Sentiero degli Dei è di una bellezza da togliere il fiato, tanto da essere considerato uno dei percorsi escursionistici più belli al mondo. Oltre ai borghi e alle grotte della Costiera Amalfitana, la vista sul mare spazia fino all’isola di Capri.

Il nome Sentiero degli Dei viene dalla leggenda secondo cui gli Dei dell’Olimpo passarono di qui per salvare Ulisse dalle sirene che si trovavano sull’isola de Li Galli, al largo di Positano.

Come, dove e quando

Il vero Sentiero degli Dei è quello che va da Bomerano a Nocelle, che è il percorso più suggestivo e anche quello meno faticoso, essendo in discesa. Questo sentiero è chiamato “basso“, rispetto a un altro percorso più in alto sui Monti Lattari, e detto appunto “alto“, che va da Santa Maria del Castello, frazione di Vico Equense situata proprio sopra Positano, fino a Bomerano, nella direzione opposta.

Per chi arriva a Nocelle, nel percorso basso, si può raggiungere il centro di Positano proseguendo il cammino scendendo delle scalette.

Quella del Sentiero degli Dei è una passeggiata ideale da fare a novembre, quando il tempo da queste parti è ancora mite e soleggiato e non c’è la folla dei turisti dell’estate. Ammirare la Costiera Amalfitana in autunno, poi, è un’emozione unica.

Il sentiero va percorso indossando delle buona scarpe da trekking e un abbigliamento sportivo comodo e pratico, non troppo pesante ma che protegga dal freddo.

Il Sentiero degli Dei in Costiera Amalfitana (Adobe Stock)

Ulteriori informazioni sul percorso e come affrontare il cammino sul sito del Sentiero: ilsentierodeglidei.net

Nota bene: il Sentiero degli Dei sulla Costiera Amalfitana non va confuso con la Via degli Dei, il percorso escursionistico che parte da Bologna e arriva a Firenze, attraverso gli Appennini. Un altro sentiero da attraversare.

Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba