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Il bosco della fiaba di Biancaneve esiste davvero: è in Italia

Luoghi straordinari: il bosco della fiaba di Biancaneve esiste davvero ed è in Italia. Tutte le informazioni utili da conoscere.

I luoghi delle favole esistono davvero e li possiamo trovare anche in Italia. Eravate a conoscenza del fatto che il bosco della fiaba di Biancaneve si trovasse da noi? Ebbene, è vero e ora noi vi ci portiamo.

Il bosco della fiaba di Biancaneve esiste davvero: è in Italia (Bosco del Sasseto, foto di Chiara Martini. Da www.acquapendente.online/bosco-sasseto)

In realtà, non si tratta propriamente del bosco di Biancaneve della favola dei Fratelli Grimm. Quello, semmai, lo trovate lungo la Strada delle Fiabe in Germania, nei luoghi che ispirarono i due celebri autori di favole, molte delle quali riprese nei film di animazione Disney.

Il bosco di cui parliamo, tuttavia, è un luogo da favola e ha molto in comune con quello di Biancaneve e i Sette Nani. Si tratta del Bosco del Sasseto e si trova nel Lazio. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Il bosco della fiaba di Biancaneve esiste davvero: è in Italia

Chiamato anche Bosco Monumentale del Sasseto, questa suggestiva area verde ospita una grande varietà di specie di alberi e per il suo grande fascino è stata utilizzata anche come set cinematografico.

Il Bosco del Sasseto sorge sotto il pittoresco borgo castello di Torre Alfina, frazione del Comune di Acquapendente, in provincia di Viterbo, nel nord del Lazio. Si tratta di una foresta vetusta dove crescono faggi, lecci, olimi, l’acero di monte, l’albero della mamma e altre 30 specie di alberi.

È un luogo di straordinaria ricchezza per la biodiversità di flora e fauna. Qui trovano rifugio, infatti, tanti animali, tra alberi e un fitto sottobosco di felci e muschio.

Il nome Bosco del Sasseto è dovuto alla presenza di numerosi massi lavici, provenienti da un antico vulcano. Tra i massi sono cresciuti alberi centenari alti più di 25 metri e con diametri superiori al metro.

L’atmosfera di questo bosco è affascinante e suggestiva. Camminando per i sentieri si incontrano alberi contorti, grandi massi, tronchi a terra e in primavera tanti fiori profumati.In autunno con le foglie cadute, la foschia, i colori caldi, i massi ricoperti di muschio e la luce obliqua del Sole, l’atmosfera è allo stesso tempo accogliente e spettrale.

Il bosco e il marchese

Bosco del Sasseto in autunno (Adobe Stock)

A conferire ancora più fascino a questo luogo e un alone di mistero è la tomba del marchese Edoardo Cahen, collocata in un mausoleo che lo stesso marchese fece costruire in una radura all’interno del bosco. Innamorato dei luoghi, il marchese Cahen, dopo aver fatto ristrutturare il castello di Torre Alfina, da lui acquistato a fine ‘800, decise che il Bosco del Sasseto sarebbe stata la sua ultima dimora.

Il mausoleo fu costruito in stile neogotico dall’architetto Giuseppe Partini e il marchese vi riposa dal 1894. Mentre i giardini e i sentieri del bosco furono progettati dai paesaggisti francesi Henry e Achille Duchêne.

Il bosco e il giardino storico hanno una superficie complessiva di 61 ettari e sono di proprietà del Comune di Acquapendente. Il Bosco del Sasseto dal 2006 è Monumento Naturale e in tale qualità è area protetta. Tutto il complesso è stato oincluso nella rete regionale delle dimore storiche.

Bosco del Sasseto, Acquapendente (Foto da www.acquapendente.online/bosco-sasseto)

Le visite al Bosco del Sasseto sono possibili solo per gruppi di minino 15 e massimo 30 persone, con obbligo di prenotazione. La visita dura circa 2 ore e viene effettuata esclusivamente con una guida, per tutelare il bosco.

Per ulteriori informazioni: www.acquapendente.online/bosco-sasseto

Questa descrizione vi ha invogliato a visitare il Bosco del Sasseto? Se passeggiando per i suoi sentieri non incontrerete Biancaneve e i Sette Nanni, chissà che non via accolga lo spirito del marchese Edoardo Cahen!

Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba