La data di entrata in vigore dell’ora solare 2022: quando spostare le lancette. Sarà l’ultima volta? La data dell’abolizione del cambio dell’ora
Temperature quasi estive e cielo soleggiato. A ricordarci che siamo a fine ottobre, in pieno autunno, ci pensa il calendario. E fra pochi giorni lo farà anche l’orologio. Già perché arriva il cambio dell’ora. Un segno – solitamente inequivocabile – del passaggio dall’estate all’inverno. Ma quando entra l’ora solare 2022?
Questo rito di passaggio che ci fa guadagnare luce al mattino e perderla al pomeriggio potremmo non farlo più il prossimo anno. E’ infatti tornata in auge la questione sull’abolizione dell’ora solare. Potremmo dunque avere giornate più lunghe tutto l’anno. Ma non per il momento. Ecco quando dovremmo spostare le lancette.
Che belle le giornate estive quando il sole tramonta alle 21. Il passaggio all’autunno accorcia le giornate che diventano via via più corte fino a dicembre, quando poi minuto dopo minuto tornano ad allungarsi. Con l’ora solare le poche ore di luce invernali vengono ridistribuite: più al mattino, meno al pomeriggio.
L’entrata dell’ora solare 2022 avviene nella notte fra sabato 29 e domenica 30 ottobre. Alle 3 di notte le lancette dovranno essere portate indietro di un’ora, dunque alle 2. Dormiremo così un’ora in più. Ma quell’ora di sonno guadagnata la restituiremo all’entrata dell’ora legale, ovvero nella notte fra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023.
Il cambio dell’ora avviene in contemporanea in tutti i Paesi europei. Eccezion fatta per l’Islanda che adotta invece solo l’ora legale e la Turchia che ha scelto un fuso orario di +3 ore anziché quello da +2 che le apparteneva per la sua posizione geografica. Ma sono tanti i Paesi che non l’adottano.
Se ne parla da diversi anni ma l’abolizione dell’ora legale o del cambio d’ora non è mai stata ratificata dal Parlamento Europeo. Diverse iniziative popolari, spinte soprattutto dai Paesi del Nord Europa – contrari all’ora legale – hanno portato sui banchi e alla ribalta la questione dell’ora.
Un questione non di facile risoluzione vista l’interconnessione europea e i problemi che potrebbero derivare dal frazionamento dell’ora fra i singoli Paesi. L’ipotesi più gettonata è quella di un’Europa divisa in due: al Sud con l’ora legale tutto l’anno, al nord con l’ora solare.
Questa possibilità è finora rimasta solo chiacchierata. D’altronde le contingenze esterne – ovvero la pandemia e la guerra in Ucraina – hanno cambiato l’agenda del Parlamento Europeo. La crisi energetica sta però riportando un auge la questione: l’ora legale in Italia fa risparmiare soldi. E dunque sarebbe più conveniente mantenerla. Così si ipotizza che questo sia l’ultimo anno con il cambio d’ora.
Tra l’altro i sostenitori dell’ora legale tutto l’anno sostengono l’importanza della luce al pomeriggio sotto diversi aspetti: meno incidenti stradali, più socialità, meno delinquenza.
Bisogna aspettare per capire se ciò succederà davvero. Intanto con l’entrata in vigore dell’ora solare 2022 ci accorgeremo di essere in autunno.