L’analisi di mari, fiumi e laghi di Goletta Verde non porta buone notizie: le nostre acque sono pericolosamente inquinate.
Il nostro mare è malato. E non lo diciamo noi, ma le analisi di Legambiente nelle campagne di Goletta Verde e Goletta Laghi 2022. I risultati sono terribili: il 32% delle acque esaminate sono inquinate o fortemente inquinate.
Praticamente un campione su tre in 18 regioni e 37 laghi italiani e considerato “fuorilegge” o, come viene definito nell’analisi, “malato cronico” per colpa di scarichi abusivi e una cattiva depurazione dell’acqua.
Quali sono le aree più inquinate
Se vi state chiedendo quali sono i punti critici e maggiormente inquinati sappiate che le foci di fiumi, torrenti e canali, sono i luoghi dove si sono ritrovate le più alte concentrazioni di microbi e batteri pericolosi per l’uomo come L’Escherichia Coli. Per quanto riguarda il mare, preso ovviamente d’assalto in questo periodo dell’anno, il 31% dei punti analizzati ha valori oltre i limiti di legge entrando nella categoria dei mari fortemente inquinati.
Perchè le acque italiane sono a rischio?
Come riporta l’Ansa, il motivo per cui il mare e i laghi in Italia sono inquinati, è da ricercarsi in scarichi abusivi, ma non solo. Anche vecchi e danneggiati impianti di depurazione concorrono nel rendere le nostre acque sporche e pericolose.
Nel report non si entra, almeno per il momento, nel dettaglio dei nomi delle spiagge o dei litorali più inquinati. Ma basta leggere qualche notizia in giro per vedere in quante spiagge attualmente ci siano continui divieti di balneazione. E, inoltre, non possiamo dimenticarci il caso dell’allarme per Escheria Coli che aveva travolto moltissime spiagge italiane alcune settimane fa.
Le conseguenze di un mare inquinato
Avere mari, laghi e fiumi inquinati non è solo pericoloso e triste, ma è anche un danno notevole nei confronti del settore turistico. Dopo anni di crisi legati alla pandemia da Coronavirus, quest’anno più che mai era importante incentivare il turismo. E invece, fra allarme siccità e ora queste notizie da Legambiente, le disdette sono molte.