Attenzione a dove prenotate le vacanze: anche gli hotel possono essere ‘fantasma’, l’incredibile truffa capitata a molti turisti. Tutte le informazioni utili.
Una cosa del genere non era mai capitata, almeno che si sappia: la truffa dell’hotel fantasma. È accaduta sulla Riviera Romagnola.
Ci siamo abituati, purtroppo, alla frequenza delle truffe delle “case fantasma” per le vacanze estive. Quelle case offerte in affitto per l’estate su diversi siti internet, con i presunti proprietari che incassano la caparra, per poi sparire. Mentre i turisti si trovano con una brutta sorpresa al loro arrivo nella località di vacanza, dove pensano di aver affittato una vera casa vacanze.
Si tratta di imbrogli piuttosto frequenti, che si ripetono ogni estate, con frequenza elevata, purtroppo. Vi abbiamo segnalato anche i consigli della Polizia di Stato per non cadere vittima di questo tipo di truffe. Consigli pubblicati in collaborazione con Airbnb che ha messo in guardia sui comportamenti sospetti di presunti host e sulle condizioni dubbie da non accettare mai.
Ora, però, arriva anche la truffa dell’hotel fantasma. Una novità di questa estate, accaduta a Rimini. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Sembra incredibile, ma oltre 150 turisti sono stati raggirati nella prenotazione di un albergo per le vacanze. Una struttura che non esiste.
Come spesso capita in questi casi, i turisti hanno cercato sul web un hotel da prenotare per le vacanze estive. Erano interessati alla Riviera Romagnola e hanno trovato una struttura nella località Marebello di Rimini. Dopo aver prenotato online il proprio soggiorno, è stato chiesto loro il pagamento anticipato tramite bonifico – e qui sta l’errore. Gli ignari turisti hanno pagato e il “titolare” del finto hotel è spartito. Proprio come accade con la truffa delle case fantasma.
La vicenda è riportata da Rimini Today. I turisti truffati hanno sporto denuncia e hanno raccontato la loro esperienza in un gruppo Facebook.
Quello che ha dell’incredibile di questa truffa è che le prenotazioni per l’hotel di Marebello sarebbero avvenute tramite un regolare sito web di prenotazioni alberghiere. Dunque un portale ufficiale e non un sito “civetta” o dedicato ad altri servizi, come gli acquisti di prodotti di seconda mano, dove avvengono spesso le truffe delle case vacanza.
Dopo aver raccolto le prenotazioni dei clienti, il presunto titolare della struttura, che era stata presentata come un B&B economico a due stelle, ha chiesto il pagamento della caparra tramite bonifico, inoltrando ai clienti l’IBAN su cui effettuare il versamento.
Questa richiesta avrebbe dovuto insospettire i clienti, perché come spiegato nelle regole per evitare le truffe delle case vacanze, i pagamenti anticipati, di caparra o altro, vanno fatti tramite i circuiti delle carte di credito. Diffidare sempre di chi manda l’IBAN privatamente per il pagamento di un bonifico.
Secondo le testimonianze di altri clienti, tuttavia, l’importo sarebbe stato addebitato anticipatamente sulla loro carta di credito i cui estremi erano stati inviati al momento della prenotazione. Nonostante l’albergo avesse assicurato che il pagamento sarebbe avvenuto al momento dell’arrivo del cliente in struttura o al massimo il giorno prima.
Una vicenda incredibile che dovrà essere chiarita. Comunque, avendo prenotato tramite sito ufficiale di prenotazioni alberghiere, i clienti dovrebbero essere rimborsati dal sito stesso che poi dovrebbe rivalersi nei confronti di chi ha messo in atto la truffa.