In+Italia+c%26%238217%3B%C3%A8+un+paese+tutto+azzurro%3A+%C3%A8+da+fiaba
viagginewscom
/2022/07/29/paese-azzurro-italia/amp/
In+Italia+c%26%238217%3B%C3%A8+un+paese+tutto+azzurro%3A+%C3%A8+da+fiaba
viagginewscom
/2022/07/29/paese-azzurro-italia/amp/
Destinazioni e Guide turistiche

In Italia c’è un paese tutto azzurro: è da fiaba

In Italia si trova u paese spettacolare tutto dipinto di azzurro: si tratta di Casamassima, piccolo paese in Puglia 

Non solo il principe azzurro. In questo paesino tutto è azzurro. Dalle scale alle pareti. Un posto che sembra uscito da un libro di fiabe e invece esiste davvero. Un posto bellissimo da vedere per immergersi in un’atmosfera suggestiva. E questa meraviglia si trova in Italia.

Nonostante la particolarità in pochi lo conoscono. Vi sarà capitato invece di vedere le splendide foto di Chefchaoen in Marocco, un paese tutto colorato di azzurro che attira milioni di turisti. Foto che vi avranno sicuramente fatto sognare per la loro bellezza. Ecco, il nostro paese azzurro ce l’abbiamo anche noi, si tratta di Casamassima, un piccolo paese vicino Bari.

Casamassima, perché il paese è azzurro?

In realtà ora Casamassima è più celestino. Il centro storico di questo paese era un tempo infatti completamente tinteggiato di azzurro. Oggi invece molte abitazioni hanno perso colore diventando celestine chiaro o addirittura totalmente bianche. L’amministrazione comunale vuole però tornare a quel colore originale. Altre invece sono ancora azzurre e l’effetto fra i vicoli è estremamente suggestivo.

Questo borgo a 18 km da Bari è un gioiellino medioevale attorniato da palazzi ottocenteschi e nei dintorni masserie immerse fra gli ulivi. Il perché del suo colore azzurro affonda le radici fra leggende e storia e non è dato sapere quale sia la verità.

Una delle leggende che spiega il perché del colore azzurro delle sue case affonda nella storia di fine 1600 quando una pestilenza colpì tutta la zona di Bari. Gli abitanti di Casamassima si chiusero nel paese sperando di essere protetti dentro le maestose mure. E così fu. Il duca Orlando Vaaz, signore di Casamassima, per ringraziare dello scampato pericolo fece costruire una chiesetta in onore della Madonna di Costantinopoli e ordinò poi che tutte le case del paese venissero tinteggiate per una maggiore pulizia, ma volle che alla calce venisse aggiunto il colore azzurro come il manto della Vergine Maria.  Un’altra leggenda invece dice che l’acqua dove le donne lavavano i panni era poi utilizzata per tinteggiare le case. Quell’acqua del bucato era colorata di azzurro per evitare che i panni ingiallissero e di conseguenza le case vennero azzurre.

Il borgo di Casamassima: cosa vedere

L’antico borgo medioevale è la parte più suggestiva del paese di Casamassima. Fuori dal borgo bei palazzi del ‘700 ed ‘800 fanno bella mostra e splendide chiese del tardo barocco, ma è indubbio che i tanti turisti che vanno a Casamassima è per vedere il borgo azzurro.

La porta da cui si accede al piccolo borgo è Porta Orologio, da qui vicoli e stradine si rincorrono fra corti e piazzette in mezzo a case in pietra e palazzi azzurro intenso. Il monastero di Santa Chiara, risalente alla fine del 1500, è l’edificio più importante del borgo antico, ma il nucleo centrale da cui si è sviluppato tutto il borgo è il Castello, la residenza dei feudatari, risalente al 1100. Di pregio il convento delle Monacelle accanto alla Chiesa dell’Addolorata.

Una gita al paese da fiaba

Visitare il paese di Casamassima, il paese azzurro, è senz’altro un’esperienza da fare. Nei dintorni di Bari ci sono molte cose da vedere e questo piccolo borgo deve essere assolutamente nella lista delle cose da fare!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

Pubblicato da
Cinzia Zadro