La novità da conoscere sulle riaperture del dopo pandemia L’Isola di Pasqua riapre ai turisti dopo due anni. Tutte le informazioni utili.
Tra le cancellazioni delle restrizioni di viaggio, arriva una riapertura quanto mai attesa: quella dell’Isola di Pasqua, una delle destinazioni più affascinanti al mondo.
È tra gli ultimi luoghi del mondo a riaprire al turismo internazionale dopo oltre due anni dallo scoppio della pandemia di Covid-19. L’Isola di Pasqua ha finalmente annunciato quando accoglierà nuovamente i viaggiatori provenienti da tutto il mondo, dopo una rigida chiusura.
L’isola dell’Oceano Pacifico, appartenente al Cile, in realtà non avrebbe più voluto i turisti internazionali ad affollare il suo territorio. Tanto che in un referendum dell’ottobre 2021 gli abitanti avevano votato contro la riapertura al turismo internazionale.
Evidentemente l’isolamento, con la sua libertà, il silenzio e la tranquillità, era piaciuto agli isolani tanto da spingerli a rinunciare a una fonte di reddito fondamentale come l’attività turistica. Ora, però anche l’Isola di Pasqua ha dovuto riaprire i suoi confini. Una scelta indispensabile per il sostegno economico. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
L’Isola di Pasqua riapre ai turisti dopo due anni
L’Isola di Pasqua riapre le sue frontiere al turismo internazionale, dopo un lungo periodo di chiusura durato più di due anni e dovuto alla pandemia. I viaggiatori potranno tornare a visitare uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi al mondo, il prossimo 4 agosto. Come riporta TTG Italia.
L’isola, come tutti sanno, è famosa per i suoi Moai, antiche sculture di rocce monolitiche che rappresentano delle teste o dei busti, collocate su delle colline o lungo la costa.
Il nome indigeno dell’Isola di Pasqua è Rapa Nui, che letteralmente significa “grande isola o roccia”. Si tratta di uno dei luoghi più remoti al mondo, che richiede un lungo viaggio per essere raggiunto. Rapa Nui ha una superficie di circa 163 km² e sorge nell’Oceano Pacifico meridionale. L’isola appartiene al Cile, dalle cui coste dista 3.600 km. Mentre la terra più vicina è quelle delle Isole Pitcairn, territorio d’oltremare britannico, a 2.705 km di distanza.
Insomma, non un posto proprio facile da raggiungere e comunque già prima della pandemia erano stati introdotti dei limiti alle visite, per fare fronte al turismo di massa arrivato anche qui. Nonostante le cinque ore di volo necessarie per arrivare sull’isola, partendo da Santiago del Cile. Negli anni scorsi era stato ridotto il periodo di permanenza dei turisti sull’Isola di Pasqua, che da 90 giorni era passato a 30 giorni. Inoltre, le autorità stavano studiando anche introduzione del numero chiuso. Poi è arrivata la pandemia che ha costretto a una chiusura totale.
Ora, l’isola riaprirà le porte al turismo, che dà lavoro al 71% della popolazione. Prima della pandemia l’Isola di Pasqua era visitata da circa 156mila turisti all’anno. È ancora da vedere se saranno introdotte o no delle limitazioni.