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Il Bhutan a numero chiuso con tariffa da capogiro

Le informazioni di viaggio da conoscere: il Bhutan sarà a numero chiuso con tariffa da capogiro. Tutto quello che bisogna sapere.

Se state pensando di organizzare un viaggio in Bhutan, sappiate che vi costerà molto caro. Il Paese sull’Himalaya ha deciso di aumentare la tariffa di ingresso e di soggiorno per i turisti stranieri.

Il Bhutan a numero chiuso con tariffa da capogiro (Monastero di Taktsang. Adobe Stock)

Altro che tassa di soggiorno, visitare il Bhutan diventerà un’esperienza di viaggio solo per ricchi. Il Paese, infatti, ha deciso di aumentare la tariffa giornaliera per i turisti stranieri, portandola a livelli stratosferici.

Una misura presa per combattere il sovraffollamento e far diventare il Bhutan una meta esclusiva. Sarà una scelta vincente? Ecco cosa cambierà.

Il Bhutan a numero chiuso con tariffa da capogiro

Chi sogna di visitare il Bhutan, affascinante regno buddhista sulla catena himalayana, tra Cina e India, deve sapere che gli costerà molto caro. Dal prossimo settembre, infatti, il Paese aumenterà la sua tariffa giornaliera per i turisti stranieri, portandola alla cifra da capogiro di 200 dollari al giorno.

La nuova tariffa sarà introdotta a partire dal 23 settembre prossimo , quando il Bhutan riaprirà i suoi confini ai visitatori internazionali. La nuova tariffa sarà oltre tre volte più alta di quella applicata prima della pandemia, di 65 dollari. Una tassa ambientale richiesta dal governo, finora inclusa in un pacchetto turistico che i visitatori erano obbligati ad acquistare e che comprendeva anche il soggiorno in hotel, i pasti e i tour guidati, per una spesa complessiva di circa 250 dollari.

Con il nuovo sistema, invece, i turisti non saranno più obbligati ad acquistare i pacchetti di viaggio ma dovranno pagare separatamente la tassa di soggiorno di 200 dollari, versandola direttamente al governo. A questa somma andranno poi aggiunti i costi di viaggio e soggiorno.

Come sarà il nuovo Bhutan

Insomma, il Bhutan ha deciso di combattere il turismo di massa, per preservare l’integrità del suo territorio e il suo ambiente fragile, trasformando allo stesso tempo il Paese in una destinazione esclusiva.

Una misura che sicuramente eviterà il sovraffollamento ma che inevitabilmente trasformerà il Bhutan in una meta di viaggio per pochi.

Sul portale Viaggiare Sicuri si legge che il Bhutan consente di nuovo l’ingresso ai viaggiatori stranieri ma che sono ancora previste misure sanitarie restrittive, come l’obbligo di quarantena di cinque giorni, per tutti coloro che entrano nel Paese.

Sul portale governativo del turismo in Bhutan viene annunciata la riapertura del Paese al turismo internazionale il 23 settembre prossimo, con la riattivazione di infrastrutture e servizi e un nuovo approccio al turismo, con al centro la sostenibilità.

Donna, Bhutan (iStock)
Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba