Meteo, Caronte: quando sentiamo queste parole insieme capiamo che non ci aspetta niente di buono. Ma chi è Caronte e perché il suo nome è legato alle temperature bollenti dell’estate?
Proprio in questi giorni tutti i principali siti di meteorologia hanno dato il nome di “Caronte” all’anticiclone africano che sta portando caldo torrido sul nostro Paese.
Ormai lo chiamiamo così tutti, come se fosse un fastidioso ospite che porta le temperature sopra ai 40° e ci fa soffrire. Ma chi è Caronte nella mitologia? E soprattutto, perché si parla di Caronte nel meteo?
Per capire perché parliamo di Caronte nel meteo dobbiamo tornare un po’ indietro! Al tempo dei greci, dei romani e degli etruschi Caronte era infatti una figura mitologica legata al mondo dei morti. Se Ade lo governava, Caronte era il nocchiero dell’oltretomba, colui che traghettava le anime dei defunti lungo il fiume Acheronte, o Stige che dir si voglia, che portava poi agli inferi. Ovviamente però ad una condizione: i morti potevano passare solo se avevano una moneta o un obolo. In caso contrario rimanevano tra i fumi dello Stige per sempre.
Non è uno dei personaggi più noti o “cantati” della mitologia, ma ottiene il giusto riconoscimento con l’Eneide e poi con l’Inferno di Dante.
«E ‘l duca lui: “Caron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare”.»
Il significato del nome Caronte, voluto dai genitori, se così li possiamo chiamare, Erebo e Notte, in greco, è “ferocia illuminata”.
Ora che abbiamo conosciuto meglio Caronte possiamo capire perché sia legato ad un meteo particolarmente caldo. Prima di tutto nella mitologia vive negli Inferi che, nella tradizione culturale cattolica, sono rappresentati con fiamme e fuoco ad ogni angolo. In secondo luogo, visto il suo ruolo da traghettatore nel 2012 il nome Caronte venne usato per indicare una particolare situazione meteo che trasportava tutti nell’estate più rovente.
Dopo questo breve articolo abbiamo scoperto chi è Caronte, che personaggio è nella mitologia e soprattutto perché nel mondo della meteorologia il suo nome non è mai sinonimo di qualcosa di buono!