Rischio siccità: si pensa al razionamento dell’acqua, alla chiusura di parchi acquatici, piscine e fontane oltre che allo Stato di Emergenza.
La situazione meteo di quest’anno è all’insegna del caldo torrido e dell’assenza di piogge, proprio come confermano le previsioni meteo per i prossimi giorni: “il peggio deve ancora venire”.
Per questo motivo l’acqua sta iniziando a scarseggiare e in alcune zone d’Italia si stanno organizzando i razionamenti a livello comunale e si pensa ad attivare uno stato di emergenza nazionale a partire da luglio per il rischio siccità.
In Italia l’acqua manca, non bastano i temporali, e i risultati si vedono.
Resta quindi aperta l’opzione dei razionamenti, pensando anche all’ipotesi di chiudere parchi acquatici, piscine e fontane (almeno nelle ore notturne) laddove la situazione non si riuscisse a sbloccare in questi ultimi giorni di giugno.
La Protezione Civile sta analizzando tutti i dati e, molto probabilmente, dalla prossima settimana si potrà avere un quadro più chiaro della situazione per poi dichiarare lo stato di emergenza civile al fine di predisporre un piano atto a sostenere la cittadinanza e soprattutto le aziende agricole.
Oltre alla mancanza di acqua, del resto, bisognerà pensare a come sostenere chi opera nei campi o nei cantieri all’aperto dove trascorrere la giornata lavorativa sotto il sole a 40° diventa praticamente impossibile oltre che pericoloso per la salute.
Resta quindi una domanda, cosa possiamo fare noi per aiutare in questa situazione così delicata di siccità in Italia? Ovviamente non sprecare acqua è fondamentale. Tutti dovremmo chiudere il rubinetto quando non usiamo l’acqua, ottimizzare lavatrici e carichi della lavastoviglie al fine di ridurre il più possibile il consumo di acqua.