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Un tuffo al mare è rigenerante, ma bisogna tenere gli occhi aperti. Sapete quali sono le meduse più pericolose del Mar Mediterraneo.
Le meduse del Mediterraneo ogni anno fanno parlare di loro per qualche puntura ai danni dei bagnanti. Il più delle volte si tratta di ferite lievi, altre volte invece c’è il rischio di imbattersi in delle meduse pericolose del nostro mare. Ma quali sono?
Le meduse sono degli animali molto affascinanti, delicate e quasi eteree, ma anche piuttosto pericolose. Sebbene nelle acque del Mediterraneo raramente si possono incontrare degli esemplari veramente pericolosi, alcune meduse possono pungere e creare dei fastidiosi bruciori, eritemi e qualche volta anche delle cicatrici.
Quali sono le meduse più pericolose del Mediterraneo?
Le meduse vivono e si trovano nei mari di tutto il mondo. Sebbene non tutti lo sappiano, questi animali hanno una precisa funzione nell’ecosistema marino ed è assolutamente vietato ucciderle, bisogna solo cercare di essere attenti. Soprattutto se fate snorkeling, potrete ammirare questi animali rimanendo ovviamente a debita distanza e soprattutto è importante sapere quali sono gli esemplari di meduse più pericolose del Mediterraneo da evitare diventa molto importante. Iniziamo:
- Pelagia Noctiluca: questa è la medusa classica che troviamo nel nostro mare, ma è anche tra le più urticanti. Non è così facile incontrarla perché nuota e si muove nelle acque del Mediterraneo principalmente in primavera. La riconoscete perché ha un cappello di circa 20 centimetri rosa o viola e i tentacoli possono anche arrivare a due metri di lunghezza.
- Carybdea marsupialis: conosciuta anche come cubomedusa, qua bisogna prestare maggior attenzione perché questa medusa è legata alla famiglia delle letali Chironex. Il suo veleno però non è mortale o tossico, ma è sicuramente questa è una delle meduse più pericolose del Mediterraneo che possiamo incontrare nuotando e il rischio è che, se pizzicati, potreste avere uno shock anafilattico. Fortunatamente ha un veleno detto termolabile quindi è importante tamponare la ferita con sassi caldi e recarsi dal medico.
- Aurelia aurita: bellissima da vedere e riconoscibile per il disegno a forma di quadrifoglio sul suo cappello. Non è una delle più urticanti, ma può causare dermatiti.
- Rhopilema nomadica: la troviamo a nuotare nel Mediterraneo, ma non è una medusa tipica dei nostri mari, anzi è una straniera! La sua presenza desta qualche preoccupazione negli scienziati perché è urticante e si muove in grandi banchi e soprattutto, non dovrebbe essere qui!
Meduse del Mediterraneo: le meno pericolose
Queste ovviamente sono solo alcune delle specie di meduse del Mar Mediterraneo. Ce ne sono anche molte altre che però, per quanto fastidiose, non sono tra le più pericolose. Ad esempio ricordiamo:
- Rhizostoma pulmo: conosciuta anche come polmone di mare, non è pericolosa e anzi, nuotare con lei potrebbe essere molto affascinante. Attenzione però, un contatto duraturo con i suoi tentacoli può comunque causare irritazioni.
- Velella velella: probabilmente la conoscete come Barchetta di San Pietro e non è pericolosa. Raggiunge massimo i 10 cm di diametro ed è molto comune trovarle spiaggiate alla fine del loro ciclo di vita.
La medusa gigante
Cosa bisogna fare in caso di puntura di Medusa
Se venite colpiti o sfiorati da una medusa, come riporta il Gruppo San Donato, la prima cosa da fare e recarsi a riva e controllare che non ci siano residui dei tentacoli della medusa attaccati alla pelle. L’acqua di mare è perfetta per diluire le tossine e la cosa migliore sarebbe usare un gel base di cloruro d’alluminio. Qualora si sentano fastidi strani come malessere, reazioni cutanee diffuse, mal di testa, nausea, vertigini o difficoltà respiratorie è bene rivolgersi subito al Pronto Soccorso.
Dobbiamo preoccuparci?
Meglio stare sempre all’erta soprattutto se siete in vacanza in alcune aree e spiagge dove ci sono molte meduse o se in quel particolare giorno le correnti marine le hanno trascinate nell’area dove vi trovate voi a nuotare. Le meduse più pericolose del Mediterraneo non hanno intenzionalmente voglia o desiderio di colpirci, ma dobbiamo comunque prestare sempre molta attenzione.