Viaggiare, gestire il proprio tempo e assicurarsi il benessere mentale: queste sono le caratteristiche che i giovani cercano nel lavoro futuro.
Lavorare sì, è importante, ma lo è anche viaggiare. Parola dei Millennials e della Generazione Z che, come leggiamo su Forbes, hanno le idee chiare sul loro futuro. Il sogno dei futuri lavoratori, infatti, è quello di poter fare un mestiere che abbia orari flessibili e che dia la possibilità di viaggiare.
Questi dati arrivano da un’analisi condotta da Hilton, tra le più famose catene alberghiere del mondo, e che sembra confermare come la pandemia abbia notevolmente cambiato la nostra concezione di lavoro.
Dall’analisi emerge infatti che ben il 72% degli intervistati vuole assolutamente avere tempo di viaggiare, in special modo grazie al lavoro. Una professione che permetta quindi di scoprire il mondo, posti nuove e culture lontane dalla nostra. L’ambiente di lavoro, inoltre, deve essere molto inclusivo e con uno spazio notevole dedicato anche alle interazioni sociali tra colleghi visto che, proprio con loro, si trascorre gran parte della propria giornata.
Un lavoro flessibile, che permetta di organizzare al meglio il proprio tempo e che dia la possibilità di viaggiare insomma. Queste sono le richieste da parte della Generazione Z e dei Millennials. Ma queste richieste arrivano non solo dalla voglia di vivere una vita migliore, ma anche dalla notevole importanza che ultimamente è stata data alla salute mentale.
Il lavoro non è tutto e dall’analisi emerge che circa il 20% degli intervistati abbia pensato di cambiare professione per cercare un lavoro che facesse stare meglio a livello mentale. E tra tutte le professioni il comparto dell’ospitalità e del turismo sembra essere quello più quotato ed apprezzato. Ma in comparti specifici come i social o il mondo del marketing.
E voi? Analizzando al vostro lavoro attuale, concordate con i Millennials e la Generazione Z per quanto riguarda il lavoro ideale? Viaggi, tempo libero, socialità e benessere sono le condizioni fondamentali per una professione felice?