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Destinazioni e Guide turistiche

Guida alle Isole Tremiti: spettacolare arcipelago al largo del Gargano

I consigli di viaggio da non perdere con la Guida alle Isole Tremiti: spettacolare arcipelago al largo del Gargano. Tutte le informazioni utili.

Vi proponiamo la guida delle Isole Temiti, l’arcipelago del Mare Adriatico al largo del promontorio del Gargano. Una meraviglia per vacanze da favola.

Guida alle Isole Tremiti: spettacolare arcipelago al largo del Gargano (Adobe Stock)

Le Isole Tremiti, chiamate anche Diomedèe, sono un arcipelago che sorge Mare Adriatico meridionale, nel tratto compreso tra Molise e Puglia, 22 km a nord del Gargano e 45 km a est da Termoli. Le Tremiti alla regione Puglia, rientrano nella provincia di Foggia e sono comprese nel Parco Nazionale del Gargano. Formano il comune sparso di Isole Tremiti con capoluogo sull’isola di San Nicola.

Qui di seguito vi proponiamo la guida alle Isole Tremiti con tutte le informazioni di viaggio da conoscere.

Guida alle Isole Tremiti: arcipelago al largo del Gargano

Le Isole Tremiti furono abitate fin dal IV-III secolo a.C., ma erano utilizzate soprattutto come luogo di confino. Alle Tremiti fu esiliata Giulia, nipote dell’Imperatore Augusto, accusata di adulterio. La donna morì qui, dopo una ventina d’anni di esilio, e fu sepolta all’isola di San Nicola, dove è rimasta la sua tomba.

Nel XI secolo i monaci benedettini di Montecassino fondarono alle Tremiti l’abbazia di Santa Maria a Mare, sull’isola di San Nicola. Nei secoli successivi il complesso religioso fu ampliato e fortificato.

Diversi ordini di monaci si avvicendarono nell’abbazia e sulle isole, così come le colonie penali, fino ai nostri giorni. Alle Tremiti fu anche confinato Sandro Pertini, durante il regime fascista. L’abbazia venne soppressa nel XVIII secolo e in quello successivo fu popolata con una comunità di pescatori provenienti da Ischia.

Alle Tremiti, sull’isola di San Domino, aveva casa Lucio Dalla.

Guida alle isole Tremiti: cosa vedere

Baia di San Domino, Isole Tremiti (maury3001, CC BY 3.0, Wikicommons)

L’arcipelago delle Tremiti è formato da cinque isole: isola di San Domino, la più grande e più popolata, San Nicola, sede comunale, Capraia, la seconda più grande ma disabitata, Pianosa, anch’essa disabitata, Il Cretaccio, un grande scoglio, e infine La Vecchia, non un’isola vera e propria, ma uno scoglio più piccolo.

Nell’insieme, l’arcipelago delle Tremiti è molto piccolo, con un superficie complessiva, incluse tutte le isole, di poco più di 3,1 km². L’area marina che circonda le isole è compresa nella Riserva naturale marina Isole Tremiti.

Isola di San Nicola

San Nicola, Isole Tremiti (Adobe Stock)

Sull’isola di San Nicola sorge la chiesa santuario di Santa Maria a Mare che ospitò l’antica abbazia e il monastero che furono occupati prima dai monaci benedettini, poi dai cistercensi e Canonici Lateranensi. L’edificio religioso fu fondato nel XI secolo dai benedettini e consacrato nel 1045 come dipendenza dell’abbazia di Montecassino, tanto da guadagnarsi l’appellativo di Montecassino in mezzo al mare. Esiste tuttavia una leggenda, secondo la quale una chiesa originaria fu fondata da un eremita approdato sull’isola di San Nicola nel IV secolo d.C.

San Nicola è sede municipale e amministrativa delle Tremiti e pur non essendo l’isola più grande dell’arcipelago è la più importante dal punto di vista storico e artistico. Ha una superficie di 42 ettari, lunga e stretta, formata da un altopiano roccioso con pareti verticali a picco sul mare, alte fino a 60 metri. San Nicola dista 450 metri dall’isola di San Domino e 350 metri rispettivamente da Capraia e Cretaccio.

Isola di San Domino

Cala del Pigno, Isola di San Domino, Tremiti (Adobe Stock)

San Domino è l’isola più grande delle Tremiti e ospita le strutture turistiche ricettive. Ha una superficie di poco più di 2 km quadrati e ospita l’unica spiaggia sabbiosa dell’arcipelago, a Cala delle Arene, dove il fondale è basso. San Domino è ricca di grotte e insenature, che si possono visitare anche con escursioni in barca.

Tra le principali ricordiamo: Cala e Punta dello Spido, punto più orientale di San Domino, Cala Matano, Cala del Pigno, Cala dell’Elefante con lo Scoglio dell’Elefante, perché la sua forma ricorda quella di un elefante, Cala e Grotta del Sale, Cala delle Rosselle, Grotta delle Viole, Cala e Punta dello Zio Cesare, luogo più meridionale dell’isola e dell’arcipelago, Grotta delle Murene,Punta della Provvidenza, Cala e Grotta del Bue Marino, Architello di San Domino, Punta Secca, Grotta delle Rondinelli, Cala dei Benedettini, Grotta della Pecora, Punta del Vapore, Cala degli Inglesi, Punta del Vuccolo, luogo più occidentale dell’isola e dell’arcipelago, Cala Tramontana, Cala Tonda, Grotta del Coccodrillo, Cala Tamariello, la Punta del Diamante, luogo più settentrionale dell’isola, e I Pagliai, con la Grotta dello Scoglio.

L’isola di San Domino è anche la più ricca di vegetazione, ricoperta delle specie tipiche della macchia mediterranea: dai pini d’Aleppo alle piante di ginepro, rosmarino, mirto, insieme a colture di viti e olivi.

Le altre isole

Isole Tremiti, veduta su Capraia (Adobe Stock)

L’isola di Capraia, completamente disabitata, prende il nome dalla capra selvatica che un tempo l’abitava, è brulla e prevalentemente piatta ,  a parte il costone sulla parte meridionale. Ospita un faro. Si trova vicino all’isola di San Nicola. Anche lungo la costa di Capraia ci sono diverse cale e insenature.

Il Cretaccio è l’isola più piccola delle Tremiti, si tratta di uno scoglio argilloso che sorge tra San Domino e San Nicola. La Vecchia è invece uno scoglio vicino al Cretaccio.  L’isola di Pianosa dista venti chilometri dall’arcipelago, è un pianoro roccioso alto solo 15 metri sul livello del mare che durante le mareggiate viene quasi interamente ricoperto dall’acqua. Ha una superficie di appena 12 ettari e il baso fondale a sud consente l’approdo di piccole imbarcazioni.

Cosa fare

Isole Tremiti, San Nicola (iStock)

Oltre al turismo balneare è possibile possibile fare gite in barca alla scoperta della costa delle Tremiti, di grotte e insenature naturali e delle isole disabitate. Le isole si visitano anche con brevi escursioni a piedi. Baie e insenature rendono ideali anche il turismo da diporto.

Guida delle Isole Tremiti: quando andare e come arrivare

Il periodo ideale per andare alle Isole Tremiti è ovviamente la stagione estiva. Per evitare l’affollamento dei turisti e il picco del caldo, meglio preferire i mesi di giugno e settembre. Per una visita esclusivamente naturalistica e paesaggistica si può scegliere anche la primavera. Sconsigliato invece l’autunno-inverno perché anche se non particolarmente freddo è il periodo più piovoso dell’anno e con possibilità di mare mosso o in burrasca. In autunno-inverno, poi, i collegamenti in traghetto sono meno frequenti.

Le Isole Tremiti sono raggiungibili in traghetto ed aliscafo da Peschici, Vieste (Puglia) Termoli (Molise) e Vasto (Abruzzo). Gli approdi sono nelle isole di San Nicola e San Domino. Il porto da dove partono più imbarcazioni e che è collegato tutto l’anno con le Tremiti è quello di Termoli. I traghetti da Vasto, Peschici e Vieste sono attivi solo durante la stagione turistica.

La navigazione per le Tremiti può richiedere dai 50 minuti alle 2 ore a seconda del mezzo impiegato e della linea. Le corse frequenti consentono di visitare le Tremiti anche con escursioni giornaliere. Non sono ammessi auto né altri veicoli sui traghetti per le Tremiti e non sono nemmeno necessari, viste le ridotte dimensioni delle isole.

Isole Tremiti (iStock)
Valeria Bellagamba

Pubblicato da
Valeria Bellagamba