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Guida di Catania: visitare l’affascinante città dell’Etna

Vi proponiamo la guida di Catania: visitare l’affascinante città dell’Etna. Storia, cultura e bellezze paesaggistiche. Tutte le informazioni utili.

Per i vostri viaggi alla scoperta delle bellissime città italiane, vi portiamo nella bellissima Catania. Una delle città più importanti della Sicilia, con la sua storia antichissima e il suo sconfinato patrimonio architettonico, culturale e artistico.

Guida di Catania: visitare l’affascinante città dell’Etna (Veduta della città. Adobe Stock)

Soprannominata la città nera, Catania sorge lungo la costa orientale della Sicilia, sul Mar Ionio, alle pendici dell’imponente vulcano Etna. Ricca d’arte e di storia, Catania è circondata da una natura libera e selvaggia. È famosa per le sue chiese e monumenti barocchi, riconosciuti Patrimonio dell’Umanità Unesco, insieme a quelli della Val di Noto.

Per la visita alla città, vi proponiamo la guida di Catania, con tutte le informazioni utili, i luoghi da vedere e le cose da fare. Ecco cosa bisogna sapere.

Guida di Catania: visitare l’affascinante città dell’Etna

Catania è il capoluogo dell’omonima città metropolitana e seconda città più grande della Sicilia dopo Palermo. Insieme alle sue bellezze architettoniche, artistiche e naturali è da sempre uno dei più importanti centri culturali, della Sicilia e d’Italia, con una antica tradizione letteraria.

La città si sviluppa su una pianura alle pendici meridionali dell’Etna e si affaccia sul Mar Ionio, nella parte settentrionale del Golfo di Catania. Famose sono le immagini e le cartoline con il profilo della città dal mare e il vulcano Etna sullo sfondo.

Veduta di Catania con la Cattedrale di Sant’Agata e l’Etna (Adobe Stock)

Catania ha origini antichissime che si perdono nella notte dei tempi. I primi insediamenti nel suo territorio risalgono all’epoca preistorica, datati tra il VI e il V millennio a.C. Nel VIII secolo a. C., tra il 729 e il 728, i coloni greci provenienti da Naxos fondarono la città di Katane, che raggiunse il suo splendore nel V secolo a.C. sotto la dominazione siracusana.

Nel III secolo a.C. la città fu conquistata dai Romani, durante la prima guerra punica. Nel 21 a.C. divenne colonia con l’Imperatore Augusto e conobbe un periodo di grande sviluppo urbano, diventando uno dei centri più importanti dell’Impero Romano. Seguirono nel Medioevo le invasioni barbariche, fino all’occupazione degli Ostrogoti con Teodorico, alla fine del V secolo d.C., e poi quella dei Bizantini, a metà del VI secolo. Catania rimase bizantina fino al IX secolo quando ci fu l’invasione musulmana della Sicilia. Nel 1072 la città fu conquistata dai normanni, quindi passò sotto il controllo degli Svevi e dell’impero di Federico II. N

ella seconda metà del XIII secolo si impossessarono della città gli Angioni, poi gli Aragonesi, che ne fecero la capitale del Regno di Trinacria. In seguito Catania passò sotto il controllo della Spagna, fino all’arrivo della dinastia dei Borboni con l’unione del Regno delle Due Sicilie e poi l’Unità d’Italia.

Cosa vedere

Catania, Duomo di Sant’Agata (iStock)

Catania è una città ricchissima di monumenti legati alle molteplici e diverse fasi della sua storia: dai reperti dell’antichità, alle costruzioni medievali, ai palazzi rinascimentali fino alle chiese barocche e infine agli edifici di epoca moderna. Il centro della città è Piazza Duomo, dove sorge l’imponente Cattedrale di Sant’Agata, patrona della città molto venerata dai catanesi. La cattedrale, in stile barocco, è uno dei monumenti più importanti della città e sorge sui resti dell’antica chiesa normanna del XI secolo, che subì gravissimi danni nel corso dei secoli a causa dei terremoti. La bella facciata del Duomo è della metà del XVIII secolo.

In piazza Duomo, davanti alla cattedrale, sorge la Fontana dell’Elefante, sempre del XVIII secolo, opera dell’architetto Giovanni Battista Vaccarini. Il suo elemento principale è l’elefante romano in pietra lavica, simbolo della città, chiamato dai catanesi Liotru.

Accanto alla fontana c’è il Palazzo degli Elefanti, della fine del XVII secolo, sede del Municipio di Catania. La piazza del Duomo è vicina al porto e da sud vi si accede passando per Porta Uzeda, che si apre lungo le mura cinquecentesche su via Entea. Quest’ultima è la via elegante di Catania, il suo salotto buono. Si tratta di un lungo rettilineo che taglia la città da sud a nord, con prospettiva sull’Etna, e che fu costruita dopo il terremoto del 1693. All’altezza di Piazza Duomo, la via Etnea si incrocia con Via Vittorio Emanuele II che taglia l città in senso longitudinale.

Fontana dell’Eelefante a Catania (Adobe Stock)

A sud di Piazza Duomo, passata Porta Uzeda, sorge Giardino Pacini, uno dei giardini più antichi di Catania, attraversato sul lato nord dal viadotto della ferrovia. Vicino al parco, sul lato ovest, stanno Piazza Pardo e subito dietro Piazza Alonzo di Bnedetto dove sorge il grande mercato del pesce, A’ Piscaria, con le caratteristiche bancarelle.

Luno la via Etnea, in direzione nord, si incontra la piazza dell’Università, dove sorge il bel Palazzo dell’Università, in stile barocco, sede del Rettorato. L’Università di Catania fu fondata nel 1434 dal re Alfonso V di Aragona, il Magnanimo, ed è la più antica università della Sicilia. Sulla stessa piazza si affaccia un altro palazzo barocco, sempre sede dell’Università, Palazzo San Giuliano. Entrambi gli edifici sono della prima metà del XVIII secolo. La piazza è illuminata da quattro lampioni a candelabro realizzati dallo scultore Mimì Maria Lazzaro e raffiguranti le allegorie di tre antiche leggende catanesi: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita, alle quali si aggiunge quella di Uzeta, inventata agli inizi del Novecento.

Appena fuori Piazza Università, sempre sui via Etnea, sorge la Basilica Collegiata, intitolata a Maria Santissima dell’Elemosina, altro capolavoro del barocco. Più avanti si trova l’incrocio tra via Etnea e via Antonino di Sangiuliano conosciuto anche come i Quattro Canti per via dei quattro palazzi simili, con angoli smussati che danno una forma ottagonale alla piazza dell’incrocio. Sempre lungo la via Etnea, troviamo un altro bell’esempio di architettura barocca con la chiesa di San Michele Arcangelo ai Minoriti.

In piazza Stesicoro si trovano i resti dell’anfiteatro romano (II secolo), sotto la sede stradale, e il monumento a Vincenzo Bellini. Più a nord sorge il parco di Villa Bellini, o Giardino Bellini, con ingresso monumentale. Uno dei giardini più antichi di Catania, il parco è il polmone verde della città, con alberi, siepi, vialetti, fontane e sculture.

In fondo a via Etnea si trova Piazza Cavour, chiamata il Borgo dai catanesi, qui è stata collocata, al centro della piazza, la fontana della dea Cerere, realizzata in marmo di Carrara.

Catania (iStock)

Un’altra arteria importante di Catania è via dei Crociferi. Di grande importanza architettonica, è stata definita la via più bella della Catania del ‘700. La via inizia da piazza San Francesco di Assisi, dove sorge la chiesa barocca di San Francesco all’Immacolata, che custodisce le spoglie di Eleonora d’Angiò. Proseguendo in direzione nord si passa sotto l’Arco di San Benedetto, dove sulla sinistra sorge il complesso religioso con il monastero e la chiesa dedicati al santo. L’arco collega la Badia maggiore a quella minore. Quest’ultima ospita il MACS – Museo d’arte contemporanea della Sicilia. Lungo la via si incontra poi la chiesa di San Francesco Borgia, altro splendido esempio di barocco siciliano.

Segue il Collegio dei Gesuiti, con il bel chiostro interno, con portici su due ordini. Mentre di fronte al Collegio sorge la chiesa di San Giuliano, del XVIII secolo, altro capolavoro barocco. Più avanti si trova il palazzo del convento dei Crociferi e la chiesa di San Camillo. Via dei Crociferi è uno scrigno di tesori, in pochissime centinaia di metri si incontrano chiese barocche, conventi, palazzi, un concentrato di storia dell’arte. In fondo alla via si trova Villa Cerami, sede della facoltà di Giurisprudenza.

Da vedere, nel centro storico, il Teatro Romano del II secolo d.C., vicino al monastero di San Benedetto, Palazzo Biscari, a pochi passi dal Duomo in direzione porto. Da non perdere, poi, in piazza Dante la chiesa di San Nicolò l’Arena, con l’annesso Monastero dei benedettini di San Nicolò Arena, imponente complesso religioso,  con doppio chiostro e scalone monumentale.

A sud del centro storico, sorge il Castello Urisno, fatto costruire nel XIII secolo da Federico II di Svevia, oggi sede del Museo Civico di Catania.

Cosa fare

Chiostro del Monastero San Nicolò Arena, Catania (Nicola Catania l’Arena, CC BY-SA 4.0, Wikipedia)

Accanto alla visita ai monumenti e alle bellezze di Catania, ricordiamo di visitare, oltre ai musei già citati, anche Casa Verga e il Museo Civico Belliniano. La spiaggia e il lungomare di Catania si trovano a sud della città.

Tra gli eventi da non perdere segnaliamo la suggestiva Festa di Sant’Agata, con la processione della statua della santa, che si tiene ogni anno dal 3 al 5 febbraio. Mentre nella prima settimana di giugno si tiene il Catania Film Fest.

Da fare assolutamente le escursioni e le visite organizzate sul vulcano Etna e nelle località del Parco omonimo. Sulla costa più a nord, poi, non potete perdervi le bellissime località di Acireale, Aci Trezza, con la Riviera dei Ciclopi, e Taormina.

Guida di Catania: informazioni pratiche

Catania e l’Etna (iStock)

Vi lasciamo alcune indicazioni utili per la visita alla città di Catania. Quando andare e come raggiungere la città

Quando andare

La città di Catania si può visitare tutto l’anno. A causa del gran caldo estivo, tuttavia, per la visita del centro storico e dei monumenti è preferibile la mezza stagione, oppure i mesi di giugno e settembre. Durante l’inverno le temperature sono miti.

Come arrivare

Catania è facilmente raggiungibile in aereo, grazie al vicino aeroporto di Fontanarossa, ad appena 7 km dal centro storico. L’aeroporto è collegato con molte città italiane ed europee da numerosi voli delle principali compagnie aree, di linea e low cost.

In treno è consigliabile arrivare a Catania solo dalla Sicilia. Dal resto d’Italia è un viaggio troppo lungo.

In auto. La città è collegata via nord a Messina con l’autostrada A 18 Messina-Catania e la S.S. 114. A sud, sempre con la A18 nel tratto Catania-Siracusa che all’altezza di Augusta si interrompe per ricollegarsi alla S.S. 114. Da ovest si arriva in città con l’autoatrada A19 Palermo-Catania.

Guida di Catania: video

A cura di Valeria Bellagamba

Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba