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Alla scoperta del micro borgo alpino più bello d’Italia

C’è un detto che recita: “dentro la botte piccola c’è vino buono” e se parliamo di piccoli centri è proprio così, scopriamo il più bello micro borgo alpino d’Italia.

Esiste un micro borgo alpino che è un vero gioiello: è uno dei più belli di tutta l’Italia, un vero e proprio paradiso dove è possibile respirare a pieni polmoni aria di montagna e rallentare dalla vita frenetica di tutti i giorni.

Alla scoperta del micro borgo alpino più bello d’Italia. Credits McTALAO, Wikipedia

Questo piccolo borgo non è neanche troppo fuori mano, è a soli 57 chilometri da Torino e custodisce un’atmosfera squisitamente naturale dove è così facile ritrovarsi e riscoprire le bellezze naturali. Ecco perchè è una destinazione perfetta per tutti gli amanti della montagna, del trekking e in generale degli ambienti naturali e tutti da scoprire.

Il micro borgo alpino tutto da scoprire

Il nome del piccolo centro di cui vogliamo parlarti è Ingria e il suo nome si rifà al patronimico tedesco Ingrich. Si hanno testimonianze di questo centro grazie a dei documenti storici e si parla dell’XI secolo.
Lo sfondo di questo borgo è meraviglioso: abbiamo infatti il Gran Paradiso che aggiunge una nota suggestiva a questo luogo che sembra quasi incantato.
Ingria vive in un’atmosfera decisamente placida della zona della Val Soana e del Parco Nazionale del Gran Paradiso, un luogo che si presta senza nessun sforzo a tutte quelle attività all’aria aperta. Infatti è perfetto per gli amanti del trekking, delle escursioni e delle arrampicate ma non solo, si presta anche per chi ama la mountain bike, il kayak e la canoa.
È consigliato raggiungere il Lago della Mionda ed arrivare ai Laghetti di Canaussa da cui le montagne si specchiano: un effetto incredibile.
Alla scoperta del micro borgo alpino più bello d’Italia. Credits A. Stock
Ma oltre a tutte queste attività è anche l’ideale per dei punti d’interesse come abitazioni in pietra con i tetti caratteristici chiamati lose. Il centro di questo borgo sembra quasi un museo senza mura, e grazie all’iniziativa di le case raccontano si pone l’accento proprio sulle abitazioni che con dei pannelli raccontano delle storie del luogo.
Inoltre d’interesse è sicuramente anche la Chiesa Parrocchiale di San Giacomo, del XVI secolo e l’abitato di Pasturera. Questo edificio a 996 metri di altitudine si erge il campanile proprio sopra una grande roccia da cui esce acqua cristallina.
La bellezza di questo micro borgo è senza paragoni, è così semplice rimanere incantati: l’effetto della montagna fa sicuramente la sua parte.
Giulia Pettinari

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Giulia Pettinari