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Tra pochi giorni è Pasqua e per celebrare come si conviene questa festività bisogna conoscerla bene: ecco le 5 cose che nessuno conosce della Pasqua.
Pasqua è alle porte e sappiamo tutti cosa comporterà: uova di cioccolato, colombe, ricette pasquali a volontà e tanti simboli che la contraddistinguono, ma sappiamo davvero tutto quello che c’è da sapere su questa festa? Ecco 3 cose che nessuno conosce della Pasqua.
La Pasqua è una festa molto amata e che ha radici veramente antiche, basti pensare che venne istituita nel 325 d.C. grazie alla volontà dell’imperatore Costantino I. Ad oggi viene festeggiata in tutto il mondo ed è un momento non solo di gustosi pranzi ma anche di riunioni familiari.
La Pasqua non è una festività solo italiana, ogni nazione abbraccia le sue tradizioni, scoprirle è qualcosa di davvero arricchente. Aldilà delle differenze il principio comune è quello di rinascita. Scopriamo tutto quello che non sappiamo ancora della Pasqua.
La parola Pasqua viene dal termine dal greco pasha e dell’aramaico pasah che significa passaggio. Per la cultura ebraica questa festività è di fatto un passaggio tra la condizione di schiavitù e quella di libertà che avvenne attraverso il Mar Rosso. Per i Cristiani, simboleggia invece la rinascita e la resurrezione di Cristo.
Ecco perchè per gli ebrei la Pasqua nasce proprio grazie all’attività agricola, infatti in principio era una festa del raccolto e da qui il simbolo della rinascita. La data cambia ogni anno perchè dipende dal plenilunio di primavera.
Donare le uova a Pasqua è una pratica antica, quasi come la stessa festa. In passato l’uovo era un simbolo preciso, anche lui era accostato alla rinascita. Nel periodo precedente al cristianesimo già era consolidata l’usanza di scambiarsi uova per augurare fertilità. Nella cultura Persiana ad esempio, regalare le uova si faceva per augurare buona fortuna per il periodo primaverile in relazione alla fertilità della terra.
Mentre i romani, i greci e gli egizi erano soliti sotterrare un uovo dipinto di rosso nella terra, un gesto per augurare un buon raccolto.
Con l’arrivo del Cristianesimo poi, si affermò l’abitudine di portare in Chiesa uova di gallina sode per essere benedette. L’uovo sodo era assente nelle tavole per tutto il periodo quaresimale e tornava protagonista il giorno di Pasqua.
La tradizione del coniglio di Pasqua è strettamente connessa con la rinascita della primavera. Nei Paesi del Nord Europa specialmente la lepre è un animale abile nella ricerca del cibo durante l’inverno e in primavera raggiunge il suo apice. Lo stesso animale animale era legato ai concetti di fertilità e di rinascita.
Principalmente questi significati venivano dati per la sua semplicità riproduttiva e per la sua capacità di mutare il colore del pelo a seconda della stagione.
Il legame tra questa festa e questo animale si afferma in Germania nel periodo medievale, alcuni studiosi invece l’associano in particolare al luteranesimo. Il coniglio pasquale incarnerebbe una figura simile a quella di Babbo Natale, di fatto questo coniglio porta in dono le uova di cioccolato solo ai bambini che si comportano bene.
La Pasqua non è semplicemente una ricorrenza, ha una storia tutta sua, fatta di rimandi, di epoche passate e di tanto simbolismo. Imparare come tutto ha avuto inizio dona a questa festività un sapore diverso e farlo tramite le cose che nessuno conosce sicuramente è un primo passo.