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Le 5 cose da non perdere assolutamente ad Urbino in primavera

Urbino è una città di arte e cultura, oltre a delle viste panoramiche indimenticabili. Scopriamo insieme le 5 cose da vedere in primavera.

Urbino è un vero gioiello della regione Marche, custodisce un tesoro fatto di arte e storia, all’interno di una cittadina che ha origini risalenti all’epoca romana che ha raggiunto il l’apice del suo prestigio nel XV secolo. Questa meravigliosa città diventata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, in poche centinaia di metri quadrati possiede una serie di bellezze indimenticabili, fatte di storia, architettura e arte.

Le 5 cose da non perdere ad Urbino in primavera. Credits A. Stock

La città di Urbino e in particolare il suo centro storico incarna una visione specifica, ovvero quella del sogno di Federico da Montefeltro, il quale in condivisione con altri artisti vollero di costruire una città ideale del Rinascimento.

Urbino: da visione a città del rinascimento

Ad oggi la città di Urbino è sede di un’università fondata nel 1506, ma è anche un centro importantissimo per la ceramica, l’arte e la cultura maiolica. Il suo famoso Palazzo Ducale possiede una delle più importanti collezioni di dipinti rinascimentali in Italia.

  • Il palazzo Ducale
  • La casa di Raffaello
  • Il Duomo di Urbino
  • Bastione della Rampa Elicoidale e Teatro Raffaello Sanzio
  • L’Orto Botanico

Il Palazzo Ducale di Urbino: più che un palazzo

Il Palazzo Ducale, definirlo semplicemente un palazzo è riduttivo, di fatto incarna una piccola città fortificata costruita su ordine di Federico III da Montefeltro dal 1444.
Le mani che si sono adoperate per la sua costruzione sono diverse, il periodo che li coinvolse supera i 30 anni. Federico III desiderava fortemente che il Palazzo Ducale fosse una delle più belle residenze principesche di tutta l’Italia. Ad oggi il Palazzo Ducale ospita la Galleria Nazionale delle Marche, dove sono custodite opere di Raffaello, Tiziano e Piero della Francesca.

Le 5 cose da non perdere ad Urbino in primavera. Credits A. Stock

La casa di Raffaello: dove tutto ebbe inizio

Una volta ad Urbino sicuramente una delle tappe imprescindibili è la casa di Raffaello, collocata nel quartiere artigiano in cui nacque il 28 marzo 1483. La casa conserva ancora  alcune opere originali, per lo più sono quelle dei suoi anni giovanili. In questa abitazione Raffaello passò la sua infanzia formandosi grazie alla bottega de padre.
Nel 1873 la casa venne acquistata dall’Accademia Raffaello e da quel momento è custode delle opere collegate alla vita di Raffaello e al periodo storico.

Il Duomo di Urbino: la chiesa più imporante

Il cuore della città sicuramente è il Duomo di Urbino, è la chiesa più importante. La primissima costruzione è del 1021. Al suo interno possiamo ammirare due dipinti di Federico Barocci ovvero il Martirio di San Sebastiano e l’Ultima Cena. Sicuramente ciò che caratterizza la cattedrale sono le grotte che in passato ospitarono una Confraternita, nella seconda guerra mondiale invece le opere del Tesoro della Basilica di San Marco a Venezia, per proteggerle dalle bombe e dai nazisti.

Bastione della Rampa Elicoidale e il Teatro Raffaello Sanzio

Urbino è una città verticale con strade abbastanza strette, nel 1400 era un luogo ideale per chi volesse organizzare un’imboscata. Proprio per questo motivo, Federico da Montefeltro ordinò di far costruire nelle mura cittadine ovvero il cosiddetto Bastione della Rampa elicoidale, un’opera di ingegneria che prevede una grande scala elicoidale che unisce le Stalle Ducali al Palazzo Ducale, permettendo quindi al Duca di arrivare alle scuderie ducali passando dal Palazzo.

Nel 1800 al bastione della Rampa Elicoidale venne sovrapposto il Teatro Raffaello Sanzio, ovvero il principale teatro di Urbino. La parte dell’atrio è composta da due busti fatti in marmo che raffigurano Raffaello da una parte e Donato Bramante dall’altra.

L’Orto Botanico

La natura rinascimentale di Urbino si può leggere anche nella presenza del suo Orto Botanico, costruito nel 1809 su iniziativa del professor Giovanni De Brignoli. Possiede un’area esterna che supera i 200 mq che si sviluppa su tre livelli, con le sue serre in stile neoclassico strutturate nel 1813 per poi essere restaurate nel 2003.

Urbino è una città eccezionale: un vero e proprio patrimonio della nostra cultura. Passeggiare per le sue vie fa respirare un tempo che se di primo impatto sembra non esserci più, ritrova linfa vitale proprio tra le sue mura di quella città ideale che oggi è un vero e proprio gioiello.

Giulia Pettinari

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Giulia Pettinari