La situazione relativa alla siccità del Po è allarmante e il WWF lancia un allarme che riguarda tutti noi.
Che la pioggia sia scarsa in questi ultimi mesi del 2022 ce ne siamo accorti tutti. Abbiamo avuto un po’ di respiro a fine marzo quando alcune precipitazioni si sono finalmente abbattute sul nostro Paese, ma nulla che sia servito a mitigare gli effetti della siccità che sta colpendo tutta Italia.
Alcune zone però sono più critiche di altre e il WWF ha lanciato infatti l’allarme per quanto riguarda la situazione del fiume Po e servono interventi urgenti.
Il doppio rischio dell’assenza di piogge in primavera
La siccità eccezionale del bacino padano ci porta a guardare alla primavera con preoccupazione estrema per via della carenza di acqua. Allo stesso tempo il WWF getta luce su un altro rischio: se le piogge dovessero arrivare improvvisamente e tutte insieme potrebbero causare danni ingenti al territorio. Non è infatti una novità che, in alcune zone del nostro Paese, si passi da una siccità estrema ad eventi alluvionali di una potenza inaudita.
Il progetto di rinaturazione del Po
Il progetto di “Ri-Naturazione del Po” proposto da WWF e ANEPLA, al Ministro della transizione ecologica e inserito nel PNRR diventa quindi fondamentale al fine di eseguire importanti attività di ripristino fluviale. Operazioni che, si spera, aiuteranno in futuro a gestire in maniera corretta i fiumi e gli ecosistemi circondanti. Si parla di oltre 50 interventi che dovrebbero iniziare proprio a fine aprile.
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Tuttavia, come fanno notare dalla cabina di regia del WWF, la mancanza di informazioni sulla situazione del territorio e sulle varie operazioni che si andranno a mettere in atto nei singoli territori è a dir poco preoccupante. Esattamente come dovrebbe essere comunicato in modo più massivo il fatto che la situazione della carenza di acqua e della siccità in Italia è preoccupante.