Il tè è un rito, una tradizione, ma forse non tutti sanno che in Cina ci sono alcune tipologie di questa bevanda che possono arrivare a costare fino a 3500 dollari.
Immaginate di entrare in una casa o in un ristorante e di vedervi davanti una bella tazza di tè. Chi non la berrebbe? Probabilmente nessuno, ma se sapessimo che costa più di 184mila dollari al chilo forse un po’ di scrupolo verrebbe.
Siamo nel quartirere di Causeway Bay di Hong Kong e qui, come raccontano i reporter della CNN, la cerimonia del tè si svolge in modo particolare. Al Glassbelly Tea Lab infatti vengono proposte otto diversi assaggi di tè in particolari bicchieri generalmente usati per servire il cognac. Fra i tanti c’è anche il Niu Lan Keng Rougui, una rara varietà di tè le cui piante crescono sulle sponde del ruscello omonimo della città di Wuyi il cui prezzo è di circa 4000 dollari per 25 grammi o 3500 dollari per una tazza al ristorante.
Non dovete però stupirvi troppo: in Cina la tradizione di assaporare e vendere tè rari e costosi non è una novità. Ma quello che ha cercato di scoprire il giornalista della CNN è il perché di queste cifre da capogiro. La prima cosa da analizzare per comprendere questo giro economico riguarda la qualità del tè e capire quindi quali sono le caratteristiche che rendono buono un infuso.
E per comprenderlo bisogna analizzare le foglie usate, da che albero provengono, come vengono lavorate e tante altre caratteristiche che solo gli esperti conoscono. Addirittura, infatti, vengono analizzate anche sei particolari elementi: colore, fragranza, gusto, retrogusto, chi e natura. Gli ultimi due sono concetti un po’ astratti che riguardano come cambiano in bocca i sapori e il modo in cui il tè reagisce sul corpo.
Se fino ad oggi avete pensato che bere un tè fosse un’attività “da poco” e piuttosto semplice ed economica ecco… vi stavate sbagliando. Forse è opportuno fermarci un attimo e riflettere su cosa stiamo bevendo prima di sorseggiare in totale leggerezza una tazza di tè cinese!